Economia

Il lusso di sciare sulle Alpi

Per una famiglia sette giorni sulle piste svizzere possono essere molto cari. L'analisi a cura di Banca Cler e Bak Economics

23 febbraio 2019
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Tra qualche giorno, complici le imminenti vacanze scolastiche di carnevale, molte famiglie ticinesi si regaleranno un periodo di svago sulla neve, condizioni meteo – siamo ormai quasi in primavera – e portafoglio permettendo.


È noto infatti che una settimana bianca sulle Alpi svizzere non è per tutte le tasche. Rispetto alle vantaggiose e golose offerte per viaggi ‘all inclusive’ nei Caraibi o sulle sponde meridionali del Mediterraneo, gli sport invernali sulle montagne svizzere possono sembrare, a prima vista, un bene di lusso che non tutte le famiglie possono permettersi.


Guardando più da vicino quanto offrono le stazioni sciistiche di casa nostra, si scopre che non sono tutte così care come sembra. Certo le alternative più economiche sull’intero arco alpino, dalla Francia alla Slovenia passando per Austria e Italia, non mancano. Ma il fascino di Gstaad e St. Moritz, per citarne alcune, è certamente un atout che altri non hanno.


È quanto è emerso da un recente studio realizzato dalla Banca Cler in collaborazione con il Bak Economics, l’istituto di ricerche economiche dell’Università di Basilea. E a incidere sul costo finale non sempre è la carta giornaliera per gli impianti di risalita. In termini relativi il vitto e l’alloggio, per esempio, pesano molto di più sul bilancio familiare.


Per capire quanto differiscono tra loro i prezzi per una settimana bianca, gli analisti di Banca Cler hanno messo a confronto i costi fissi a cui vanno incontro le famiglie in alcune località selezionate. Questi costi (soggiorno in una casa vacanze, skipass, noleggio sci e scuola di sci per i più piccoli) valgono per tutti i villeggianti e variano a seconda della destinazione. Non si è tenuto conto dei costi variabili, come il costo di trasporto, il cibo e lo svago. Le famiglie prese in esame possono scegliere se cucinare a casa oppure uscire a mangiare fuori. Secondo gli autori dello studio le due opzioni hanno un costo diverso ma la differenza non dipende dalla scelta della località di vacanza. Certo è che una pizza a St. Moritz costa molto di più di una ad Airolo.

Tra soggiorno, skipass e scuola 'scompare' quasi uno stipendio

Tra le varie località prese in esame, una famiglia di quattro persone che vuole risparmiare dovrebbe optare per Hoch-Ybrig (Svitto) o Meiringen-Hasliberg (Oberland Bernese), dove i costi fissi si aggirano intorno ai 3mila franchi. Molto più costose – circa 5mila franchi – sarebbero le vacanze nelle rinomate località di Zermatt (Vallese) e Gstaad (Berna). La differenza è dovuta principalmente all’alloggio: un tipico appartamento di vacanza in queste regioni costa a settimana circa 2,5 volte di più.


Anche la scuola di sci per entrambi i figli va a pesare sul budget. Cinque mezze giornate a Les Diablerets (Vaud) o Kandersteg (Berna) possono costare fino a 350 franchi, mentre a Hoch-Ybrig e St. Moritz i prezzi lievitano a circa 550 franchi. Imparare a sciare con la vista sul Cervino si paga ancora più caro, e la scuola arriva a costare 800 franchi. Meno marcate sono le differenze relative allo skipass per l’intera famiglia: si va dagli 808 franchi di Airolo ai 1’286 franchi di Gstaad. In rapporto ai servizi offerti, la differenza è relativamente esigua: il comprensorio di Gstaad vanta 200 chilometri di piste, quello più economico di Verbier addirittura 400, mentre quello di Airolo solo 30 chilometri.


Anche le coppie che scelgono di trascorrere la settimana bianca in un ricercato hotel a 4 stelle riscontrano grandi differenze nei prezzi. Le tariffe più basse si registrano a Hoch-Ybrig o Kandersteg, dove per sette notti in una camera doppia si pagano circa 1’250 franchi. A Gstaad e St. Moritz gli hotel costano più del doppio, ma in cima alla classifica si posiziona Verbier (Vallese) che con 4’600 franchi supera di gran lunga anche queste due località. Un capitolo a parte è invece l’annosa questione dei prezzi dinamici degli skipass che somigliano sempre di più a quelli dei voli aerei: variano individualmente. È molto probabile che la signora seduta alla vostra sinistra sulla seggiovia abbia pagato solo la metà per la sua carta giornaliera in quanto l’ha acquistata con largo anticipo, il signore seduto alla vostra destra si sia aggiudicato un abbonamento stagionale a un prezzo imbattibile, mentre la snowboarder accanto a lui abbia proposto una tariffa bassa sul sito skinow.ch.

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