Economia

Il petrolio tira ancora, Eni compra dagli Emiri

Il gruppo italiano ha acquisito per 3,9 miliari di dollari il 20% di ADNOC Refining: "Portafoglio più integrato in uno scenario economico volatile”

27 gennaio 2019
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Eni ed ADNOC (Abu Dhabi National Oil Company) hanno firmato un accordo che consente al gruppo italiano di acquisire da ADNOC il 20% di ADNOC Refinining (raffinazione). L'ammontare della transazione è di circa 3,9 miliardi di dollari.

Alla firma a Roma erano presenti lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, principe della Corona di Abu Dhabi e vicecomandante supremo delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti ed il premier italiano Giuseppe Conte. Con questa operazione – sottolinea una nota del gruppo italiano – Eni potrà incrementare del 35% la propria capacità di raffinazione.

L'operazione attribuisce altresì a Eni il 20% in una nuova joint venture dedicata alla commercializzazione dei prodotti petroliferi che verrà costituita. I termini dell'intera operazione comprendono un corrispettivo cash da parte di Eni pari a circa 3,3 miliardi di dollari, al netto del debito netto e passibile di aggiustamenti.

L'operazione "rende il portafoglio di Eni sempre più integrato lungo la catena del valore e ancor più resiliente rispetto a uno scenario economico volatile".

ADNOC ha annunciato contestualmente di aver ceduto a OMV la quota del 15% di ADNOC Refining, rimanendo così detentrice della quota del 65%. ADNOC, Eni e OMV hanno concordato altresì di costituire una joint venture dedicata alla commercializzazione dei prodotti petroliferi con le medesime quote azionarie stabilite per ADNOC Refining.

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