Economia

Swisscom perde quote di mercato

Nel settore della telefonia di mercato resta leader ma crescono gli operatori minori

Keystone
19 dicembre 2018
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Un sondaggio rappresentativo del servizio di confronto online comparis.ch mostra diversi cambiamenti nel 2018 sul mercato della telefonia mobile. Il leader Swisscom ha perso una quota di mercato del 5% rispetto all’anno precedente e si attesta ora al 42%.

Sunrise e Salt non sono riusciti a conquistarsi le quote perse da Swisscom
Le perdite subite da Swisscom non sono però andate a Salt e Sunrise: Salt ha guadagnato solo l’1% (ora al 16%), mentre Sunrise ha perso l’1% (ora al 22%). Insieme, le due aziende continuano a non riuscire a competere con il leader di mercato Swisscom. Swisscom ha tuttavia beneficiato di vantaggi indiretti: i due prodotti Swisscom Wingo e Simply Mobile hanno conquistato ognuno una quota di mercato dell’1%. Gli altri operatori sono cresciuti del 3%: Migros M-Budget ha incrementato la quota di mercato dell’1% (ora all’8%), mentre il concorrente Coop è sceso dal 2 all’1%.

«In linea di principio, poche persone sono disposte a cambiare operatore in Svizzera e di solito rimangono fedeli per oltre cinque anni. Ma quando cambiano, tendono a cercare un operatore più economico senza compromettere la qualità» afferma Jean-Claude Frick, esperto di tecnologia digitale presso Comparis. Secondo lui, Wingo e Simply Mobile, che utilizzano entrambi la rete di Swisscom, possono ottenere risultati brillanti in questo contesto.

Il prezzo rimane il criterio determinante per la scelta dell’operatore
Per quanto riguarda la scelta del prodotto, il prezzo riveste tuttora il ruolo più importante, con il 73% rispetto al 72% dell’anno precedente. Al secondo posto si colloca la buona copertura di rete. Rispetto al 2017 (61%), il dato del 69% rilevato quest’anno dimostra che questo criterio ha acquisito una notevole importanza.

Molto più in basso, al terzo posto, arriva il desiderio di usufruire del maggior volume possibile di dati. Anche in questo caso l’importanza è migliorata passando dal 30 al 34%, soprattutto nella generazione tra i 18 e i 35 anni (42% contro il 27% degli over 56).

Il credito roaming incluso, invece, continua a svolgere un ruolo minore presso gli intervistati (22% contro il 21% del 2017). «I consumatori svizzeri preferiscono poter acquistare pacchetti roaming singolarmente da attivare secondo necessità» afferma Frick, soprattutto perché gli operatori hanno ora introdotto efficaci meccanismi di sorveglianza per i costi incontrollati all’estero.

Aumenta la quota dei giovani con un contratto di abbonamento
Il numero totale di contratti di abbonamento per la telefonia mobile è aumentato nel 2018: l’82% degli svizzeri possiede già un contratto (77% nel 2017). Sono i giovani tra i 18 e i 35 anni ad avere la quota più elevata di abbonamenti (86%). A titolo di confronto, nella fascia d’età oltre i 56 anni la percentuale scende al 79%. Le persone più anziane (17%) utilizzano invece molto più un’offerta prepagata rispetto agli under 35 (11%).

«Le giovani generazioni, tuttavia, non telefonano quasi più, ma prediligono i grandi volumi di dati. Per questo motivo un contratto di abbonamento è per loro spesso più economico di un prodotto prepagato» osserva Frick.

Il sondaggio rappresentativo è stato condotto nel mese di novembre 2018 dall’istituto di ricerche di mercato innofact, su incarico di comparis.ch, e ha coinvolto 1’044 persone in tutte le regioni della Svizzera.

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