Economia

Pkb, 'L'inchiesta non riguarda la clientela'

L'istituto bancario con sede a Lugano prende posizione dopo l'apertura di un fascicolo da parte della Guardia di finanza

Ti-Press
7 novembre 2018
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In una nota diffusa poco fa, la Banca Pkb afferma di avere “preso atto dell’apertura di un’indagine nei confronti suoi e di alcuni suoi dipendenti da parte della procura di Milano”. Diciotto le persone che sono indagate per riciclaggio e frode fiscale. Perquisizioni sono state effettuate oggi nella sede di Milano di una controllata del gruppo. Per quanto finora noto, si legge ancora nel comunicato, “l’inchiesta tende a valutare le modalità operative della Banca sul mercato italiano negli anni passati e non riguarda la clientela”. L'istituto bancario ritiene che “la Banca e i suoi collaboratori abbiano sempre operato nel rispetto delle normative vigenti, considerando che da tempo la Banca dispone della licenza di LPS in Italia”.

L'indagine in corso, peraltro, “si inserisce in una più ampia verifica dell’operato delle banche estere in Italia in base ai dati raccolti attraverso le procedure di voluntary disclosure”.

L'avvio dell'inchiesta

L'inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, è nata dall'analisi della documentazione prodotta da 198 clienti italiani, residenti tra Milano e provincia e in gran parte imprenditori, che hanno aderito alla cosiddetta voluntary disclosure (l'autodenuncia fiscale per la riemersione dei capitali non dichiarati dei cittadini italiani). Costoro hanno comunicato allo stato le loro disponibilità estere, un totale di circa 409 milioni di euro.

L'ipotesi della Procura, come spiegato dal procuratore Francesco Greco ai cronisti, è che alcuni dipendenti dell'istituto di credito con sede a Lugano, i cosiddetti "relationship manager", abbiano costituito una rete in Italia, una "stabile organizzazione occulta", per procacciare clienti, aiutarli a portare i soldi all'estero e ad evadere il fisco. E ciò, secondo gli inquirenti, anche grazie al fatto che in Italia ha sede Cassa Lombarda, che fa parte dello stesso gruppo PKB.

Gli investigatori hanno ascoltato una cinquantina di clienti dell'istituto (estranei all'indagine al momento, perché hanno aderito alla voluntary disclosure) per ricostruire questa rete di 18 manager indagati: una serie di perquisizioni a loro carico sono state effettuate stamani e c'è stata anche un'ispezione informatica in Cassa Lombarda. Nelle indagini sono stati ricostruiti circa 1,5 milioni di contatti telefonici relativi ai rapporti tra manager e clienti.

L'inchiesta ricalca quella con al centro Credit Suisse su una presunta maxi-frode fiscale realizzata attraverso false polizze assicurative e poi conclusasi due anni fa con un patteggiamento dell'istituto elvetico e con un versamento di circa 109 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate.

Nato a Zurigo nel 1958 con il nome di Privat Kredit Bank, l'istituto ha cambiato ragione sociale nel 1998 e nel 2000 ha trasferito la sua sede a Lugano. Oltre che nella città sul Ceresio è presente con succursali a Ginevra, Losanna, Zurigo e Bellinzona. In Italia controlla la Cassa Lombarda di Milano (con filiali in diverse città italiane tra cui Roma, Como e Bergamo). Nell'area latinoamericana PKB è presente con un'affiliata a Panama.
 
 

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