Economia

Novartis taglierà 2'000 impieghi in Svizzera, anche a Locarno

Lo ha annunciato poco fa l'azienda farmaceutica. La misura sarà attuata entro il 2022 e oltre alla città ticinese riguarderà Basilea, Schweizerhalle e Stein.

Keystone
25 settembre 2018
|

Novartis cancellerà circa 2'150 posti di lavoro in Svizzera entro il 2022. La misura concernerà soprattutto la produzione a Basilea, Schweizerhalle (Basilea Campagna), Stein (Argovia) e Locarno, in cui spariranno quasi 1'500 impieghi. Lo ha indicato stamane la multinazionale farmaceutica. Altri 700 posti saranno delocalizzati all'estero.

Al contempo con la realizzazione, annunciata un mese fa, di un impianto di produzione nel settore delle terapie cellulari e genetiche saranno creati fino a 450 nuovi posti di lavoro a Stein.

La soppressione di impieghi avverrà a tappe sull'arco di quattro anni. Novartis afferma in una nota di aver invitato i rappresentanti del personale e il management a condurre colloqui e consultazioni.

"Sappiamo cosa significa l'annuncio odierno per i collaboratori potenzialmente toccati e le loro famiglie", afferma il presidente della direzione Vas Narasimhan, citato nel comunicato. Novartis vuole offrire sostegno a tutti i dipendenti coinvolti.

Concretamente l'azienda parla di un jobcenter per impieghi all'interno e all'esterno del gruppo, un piano sociale e piani di prepensionamento. Inoltre Novartis vuole convertire il maggior numero possibile di collaboratori, così che possano lavorare nel nuovo sito di produzione nel settore delle terapie cellulari e genetiche di Stein.

La multinazionale rimane fortemente ancorata in Svizzera, sostiene Narasimhan. Dopo l'attuazione della ristrutturazione e dello scorporo della divisione oftalmologica Alcon, in Svizzera sarà attivo circa il 10% degli effettivi totali. Attualmente lavorano per Novartis circa 125'000 persone nel mondo. Unità importanti quali ricerca e sviluppo resteranno anche in futuro in Svizzera.

La riduzione degli effettivi è volta a l'efficacia e l'efficienza. Nella produzione l'impresa intende investire maggiormente in nuove piattaforme di produzione e allontanarsi dalle tecnologie di fabbricazione tradizionali. In questo contesto Novartis ha già annunciato adeguamenti in Giappone, Stati Uniti e altri paesi.

Le misure sono anche necessarie per ridurre sovracapacità, afferma il gruppo; alla fine del processo non esisteranno più 66 stabilimenti di produzione. Taluni processi saranno anche esternalizzati a ditte terze.

La ristrutturazione ha a che fare con decisioni prese nel 2016. Allora Novartis aveva annunciato di voler risparmiare fino a un miliardo di franchi nella rete di produzione. Il trasferimento di compiti amministrativi è invece conseguenza di una decisione del 2014, quando il gruppo aveva creato l'entità Business Services.

Per poter offrire servizi interni a bassi costi Novartis aveva allestito cinque centri globali a Dublino (Irlanda), Hyderabad (India), Kuala Lumpur (Malaysia), Città del Messico e Praga (Repubblica ceca). La delocalizzazione annunciata oggi riguarda soprattutto il campus di Basilea.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE