"L’applicazione di tariffe commerciali più elevate, in un contesto in cui si dibatte di ulteriori misure protezionistiche, rappresenta un rischio per le prospettive economiche mondiali". Lo scrive la Banca centrale europea nel suo bollettino economico.
A marzo il presidente Trump ha firmato un decreto che impone dazi sulle importazioni pari al 25 per cento per l’acciaio e al 10 per cento per l’alluminio. Se inizialmente un certo numero di Paesi erano esenti, gli Stati Uniti hanno successivamente deciso di estendere tali dazi anche all’Unione europea, al Canada e al Messico.
I paesi interessati hanno reagito promettendo di aumentare a loro volta i dazi. Secondo la Bce, "le misure attuate sinora interessano solo una percentuale esigua del commercio mondiale e ci si aspetta che, in termini macroeconomici a livello mondiale, il loro impatto sia limitato. Tuttavia, il rischio di ulteriori misure protezionistiche è aumentato".