Economia

Inverno positivo per gli alberghi svizzeri, meno in Ticino

Aumento nella Confederazione dei pernottamenti del 4,6% (+724’000) a 16,5 milioni. In netta controtendenza il Ticino: –61’000 pernottamenti (–9,2%) a 601’000

7 giugno 2018
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Il settore alberghiero svizzero ha registrato un aumento di pernottamenti del 4,6% (+724’000) a 16,5 milioni durante la stagione turistica invernale 2017/18 (novembre-aprile) rispetto a un anno prima. In netta controtendenza il Ticino: –61’000 pernottamenti (–9,2%) a 601’000. La domanda degli ospiti stranieri presenta un incremento del 5,6% (+460’000), registrando un totale di 8,7 milioni di pernottamenti. La domanda indigena, dal canto suo, è aumentata del 3,5% (+264’000) ed è pari a 7,8 milioni di pernottamenti, secondo i risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST). "Tutti i mesi della stagione invernale hanno beneficiato di un aumento delle frequenze", rileva l’istituzione con sede a Neuchâtel. La Germania ha generato 66’000 pernottamenti supplementari (+3,9%), ovvero il maggior aumento in termini assoluti di tutti i paesi di provenienza straniera. Seguono il Regno Unito (+25’000; +3,3%) e la Francia (+21’000; +3,5%).

L’Austria, invece, ha registrato il maggiore calo di tutti i paesi di provenienza, con una flessione di 7’100 pernottamenti (-4,4%). Complessivamente l’Europa ha generato il 4,4% di pernottamenti in più, a 5,8 milioni. Con 131’000 pernottamenti supplementari (+8,7%), gli ospiti asiatici sono aumentati in maniera marcata. Tra i paesi di questo continente la Cina (senza Hong Kong) ha determinato una crescita di 36’000 unità (+9,0%), seguita dall’India (+14’000 pernottamenti; +9,2%) e dalla Corea del Sud (+12’000; +8,7%). Anche i pernottamenti degli ospiti dei paesi del Golfo sono aumentati (+7’400; +3,4%). In totale l’Asia ha registrato una progressione dell’8,7% a 1,6 milioni. In crescita anche la presenza dei turisti provenienti dalle Americhe (+64’000; +6,8% a 1 milione): per gli Stati Uniti l’incremento è è ammontato a 35’000 unità (+5,3%). Stessa tendenza per l’Oceania (+13’000 pernottamenti; +10,8%) e l’Africa (+7’100; +5,9%). A livello di regioni turistiche, undici su tredici hanno registrato una crescita dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Oltre al Ticino segna una diminuzione anche la Svizzera orientale (-0,1% a 761’000). La regione di Zurigo presenta il maggior aumento in termini assoluti, cioè 167’000 pernottamenti supplementari (+6,8%). Seguono i Grigioni (+146’000 unità; +5,6%), il Vallese (+112’000; +5,6%), la regione di Berna (+99’000; +5,2%) e Lucerna/Lago dei Quattro Cantoni (+82’000; +6,1%). Per neutralizzare l’effetto di Pasqua, i mesi di marzo e aprile non possono essere analizzati separatamente, spiega l’UST. Marzo da solo marca una crescita del 4,9% a 3,3 milioni, aprile invece soltanto dello 0,9% a 2,6 milioni. Assieme risulta una progressione del 3,1% a quasi 5,9 milioni.

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