Economia

Gli Usa alzano il tiro sulle criptovalute

Obiettivo dell'inchiesta della Sec è fare chiarezza sulle controverse initial coin offering

Ti-Press
1 marzo 2018
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Le autorità americane alzano il tiro sulle criptovalute. Dopo mesi di avvertimenti la Sec lancia un’indagine e spicca mandati e richieste di informazioni alle società tecnologiche e agli advisor che popolano il mercato del Bitcoin e le sue sorelle.

L’obiettivo è fare chiarezza sulle controverse initial coin offering, le raccolti di fondi effettuate distribuendo token e sospettate di violare la normativa esistente sulle offerte pubbliche.

Le indiscrezioni sull’inchiesta del Wall Street Journal mostrano come le autorità americane seguano da vicino e con attenzione l’andamento del mercato delle criptovalute, preoccupate per la sua scarsa trasparenza e per gli effetti sui consumatori. L’attenzione è sulle initial coin offering per la possibile violazione delle regole ma anche perché usate per raccogliere fondi per ogni scopo, dalla tecnologia di condivisione dei file ai passaporti per cani e gatti.

Dall’inizio dell’anno sono già stati raccolti 1,66 miliardi di dollari con le initial coin offering, che quest’anno a questo ritmo potrebbero superare il totale di 6,55 miliardi di dollari del 2017. Secondo uno studio del Mit che sarà pubblicato a breve, si stima che una cifra compresa fra i 270 e i 317 milioni di dollari raccolti con le ico sia ’’andata in truffe’’ a danno dei consumatori.

Da qui l’interesse della Sec a vederci chiaro sulle operazioni di raccolta fondi e sulla loro struttura: con il boom degli ultimi mesi del Bitcoin, e’ scattata una vera corsa alle ico per finanziare ogni tipo di progetto start up, anche per societa’ che non avevano alcuna comprovata tecnologia o prodotto da vendere. L’attenzione delle autorita’ e’ sui cosiddetti ’’accordi semplici per i token futuri’’, usati nelle cripto-raccolte fondi piu’ importanti.

Si tratta di accordi che consentono ai grandi investitori di acquistare i diritti sui token prima che siano messi in vendita. Diritti che possono essere scambiati ancora prima dell’avvio ufficiale dell’ico. Secondo la Sec si tratta di accordi che consentono di scambiare i diritti come le azioni senza pero’ essere sottoposti alla stessa stringente normativa.

Le indagini non pesano sul Bitcoin, che sale dell’1,9% a 10.740 dollari. Avanzano anche i future sul Cme, che salgono dell’1,3%, mentre quelli sul Cboe avanzano di un più modesto 0,7%. A risentire invece dell’affondo della Sec e’ Overstock.com, che cala in Borsa del 10% con il faro della consob americana sulla sua società specializzata sulle cripotavalute tZero, una di quelle indagate per la vendita di token digitali.

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