Economia

Wall Street affonda, mai così giù dal 2011

Il Dow Jones perde il 4.60%, il forte calo si estende anche alle borse asiatiche che crollano a picco. Trema anche l'Europa

Keystone
6 febbraio 2018
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Seduta nera a Wall Street per il Dow Jones e l’S&P 500. Il Dow Jones perde più di 1’100 punti, in quello che è il crollo peggiore dal 2011. L’S&P 500 cede il 4,1%, percentuale più alta registrata dall’agosto 2011. Il brusco calo avvenuto ieri sera poco dopo le 21 (ora svizzera) somiglia molto al ‘flash crash’ del 2010, un fenomeno che si verifica sui mercati elettronici in cui il ritiro degli ordini accentua rapidamente la diminuzione dei prezzi. Ieri si è verificato un calo maggiore rispetto a quello verificatosi il 6 maggio 2010. Si estende alle borse asiatiche la correzione che ha affossato Wall Street. Sul finale di seduta Tokyo cede il 4,97%, Hong Kong il 4,1%, Shanghai il 2,7%, Shenzhen il 3,3%, Seul l'1,27%. Sydney ha chiuso in ribasso del 3,3%. Il Nikkei, in calo del 10% dallo scorso 23 gennaio, è entrato in una fase di correzione tecnica. Sui mercati, da tempo ai massimi, domina il timore per una ripresa dell'inflazione e un'accelerazione dei tassi Usa, con conseguente deprezzamento anche di tutto il comparto obbligazionario.

L'ondata di vendite sulle borse mondiali, scatenata dal crollo di Wall Street, si appresta ad estendersi anche all'Europa dopo essersi abbattuta sui mercati
asiatici. I future sui listini del vecchio Continente segnano infatti pesanti ribassi: Londra cede il 2,8%, Parigi il 3%, Francoforte il 3,3%.

Pure la borsa svizzera apre con un crollo: l’indice principale SMI in mattinata è precipitato del 3,18% a 8’811.23 punti, mentre quello allargato SPI del 2,84% a 10’162.63.

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