Economia

Consiglio federale: integrare gli autobus a lunga distanza nella rete dei trasporti

(Gabriele Putzu)
19 ottobre 2017
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Integrare gli autobus di lunga percorrenza nella rete di trasporti nazionale e permettere alle ferrovie di fornire servizi all'estero, per stare al passo con l'evoluzione dei mercati: è quanto auspicato oggi dal Consiglio federale. Il governo si mostra tuttavia prudente per quanto riguarda una liberalizzazione totale del mercato dei trasporti ferroviari e con autolinee. Questi in sintesi i principali contenuti del rapporto adottato nella seduta di ieri dell’esecutivo, presentato stamane a Berna.

Gli autobus nella rete: diritti e doveri

Riguardo all’autorizzazione di autolinee nazionali a lunga distanza, il Consiglio federale, ravvisando un sufficiente margine di manovra nell’attuale quadro giuridico, mira a integrarle nel sistema esistente dei trasporti pubblici. Ciò implica ad esempio che i fornitori di nuovi servizi di autolinee nazionali debbano riconoscere abbonamenti generali e a metà prezzo.

Il governo respinge invece la proposta di esonerare gli autobus a lunga percorrenza dall’obbligo di concessione federale, liberalizzando ampiamente il settore, poiché – a suo avviso – ciò pregiudicherebbe i progressi ottenuti dal sistema svizzero dei trasporti pubblici.

Viene mantenuto anche il divieto di cabotaggio, che proibisce ai fornitori esteri di effettuare trasporti all’interno della Svizzera. Con il suo mantenimento e l’applicazione delle condizioni sociali, si intende garantire che non vi sia una distorsione del mercato elvetico dovuta a disparità di standard sociali, precisa ancora il comunicato.

Intanto l'impresa di trasporti Domo Reisen ha depositato una domanda di concessione per le tratte San Gallo-Zurigo-Ginevra, Basilea-Berna-Briga e Basilea-Zurigo-Chiasso, per collegamenti previsti una o due volte al giorno in entrambe le direzioni. La palla passa ora all'Ufficio dei Trasporti, che deciderà in concomitanza col cambio di orari di dicembre.

Secondo l’Ufficio dei Trasporti, i timori di fronte all’offerta di "Domo Reisen" sono esagerati. A titolo di paragone l’azienda potrà trasportare al massimo 500 passeggeri al giorno, mentre le FFS trasportano quotidianamente circa 1 milione di viaggiatori.

Traffico internazionale su rotaia

Nel rapporto vi è anche un capitolo dedicato al traffico internazionale su rotaia: in questo settore i servizi di trasporto di viaggiatori sono attualmente possibili solo in cooperazione tra imprese svizzere e aziende estere. A questo proposito, il Consiglio federale sta esaminando l’introduzione di una liberalizzazione parziale nel quadro dell’Accordo sui trasporti terrestri con l’Ue. Le aziende ferroviarie elvetiche potrebbero così effettuare, nel quadro di servizi internazionali, anche trasporti all’interno di altri Paesi.

In base alle esperienze già raccolte nell’Unione europea, da tale modifica scaturirebbero – secondo il governo – singole nuove offerte. Inoltre, come effetto indiretto della maggiore liberalizzazione, si prevede un miglioramento delle offerte esistenti. L’esecutivo deciderà sugli sviluppi in merito nel corso del 2018. (Ats/red)

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