Economia

Dati semestrali: calo per Huber+Suhner, crescita per Schlatter e Orior

22 agosto 2017
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Huber+Suhner, azienda specializzata nella produzione di cavi, ha visto il proprio utile contrarsi del 27,5% a 23,9 milioni di franchi nel primo semestre dell’anno. Il giro d’affari è invece progredito del 7,7% a 410,7 milioni. A livello operativo, l’Ebit è risultato in calo del 21,8% a 32,8 milioni di franchi, indica oggi il gruppo con sede a Pfäffikon (ZH) ed Herisau (AR). I dati dell’Ebit sono legati a investimenti, costi legati all’uscita dal mercato europeo dei sistemi di cablaggio per le ferrovie e ad un mix di prodotti sfavorevoli, spiega l’azienda. In compenso, le nuove commesse sono progredite del 9,5% a 425,1 milioni di franchi. La società si attende una seconda parte dell’anno con un volume d’affari più modesto. Per l’insieme dell’esercizio il gruppo si aspetta una crescita delle vendite attorno al 5%.

Il fabbricante zurighese di apparecchi per saldature e telai, Schlatter, ha registrato un giro d’affari di 47,4 milioni di franchi nel primo semestre, in aumento del 19,1% su base annua. L’utile netto è cresciuto del 2,8% a 1,3 milioni. A livello operativo, l’Ebit ha raggiunto un milione di franchi, contro i 400’000 dei primi sei mesi del 2016, si legge in un comunicato odierno dell’azienda basata a Schlieren (ZH). Le nuove commesse ammontano a 49,1 milioni di franchi, contro i 65,3 milioni di un anno fa. Anche le ordinazioni in portafoglio hanno subito una contrazione, a 50,9 milioni contro i 57,6 milioni del primo semestre 2016. Per l’insieme dell’esercizio, il gruppo mira a risultati superiori a quelli dell’anno scorso.

Orior ha ottenuto risultati in forte aumento nel primo semestre 2017. Il gruppo alimentare zurighese ha registrato un utile netto in crescita del 22,3% su base annua a 14,8 milioni di franchi. Il giro d’affari è aumentato del 17,4% a 281,3 milioni di franchi, grazie all’acquisizione della società belga Culinor, ha indicato oggi il gruppo tramite comunicato. A livello operativo, l’Ebit è progredito del 19,9% a 18,5 milioni di franchi. Anche se il giro d’affari semestrale risulta leggermente al di sotto delle stime fornite dagli analisti contattati dall’agenzia awp, che puntavano su 281,7 milioni, tutti gli altri indicatori sorpassano le previsioni più ottimistiche. Per il prosieguo d’esercizio, la direzione si aspetta un “buon secondo semestre”, senza tuttavia fornire cifre precise. Le condizioni quadro in Svizzera rimangono difficili, ma gli sbocchi internazionali offrono un potenziale di crescita.

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