Economia

In calo gli incidenti con i mezzi pubblici, compresi i treni

11 aprile 2017
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È in calo da dieci anni in qua il numero di incidenti che coinvolgono i trasporti pubblici. Lo indica una statistica pubblicata oggi dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT), da cui risulta che nel 2016 sono stati 157 a fronte dei 183 dell’anno precedente. I morti sono risultati 31 (32 nel 2015) e i feriti gravi 97 (124 nel 2015).

La flessione delle disgrazie è dovuta in particolare alla diminuzione degli incidenti ferroviari, mentre per altri tipi di mezzi di trasporto le cifre dell’anno scorso si situano nella media degli ultimi cinque anni, precisa una nota odierna dell’UFT.

Per categoria di mezzo di trasporto, la ferrovia è in testa con 72 incidenti, seguita da bus (42), tram (36), funivie (6) e battelli (1). Stando all’UFT, il livello di sicurezza rimane globalmente elevato.

Per quanto attiene alla ferrovia, il miglioramento constatato anno dopo anno è imputabile anche al risanamento di molti passaggi a livello giudicati pericolosi. Nel 2006, il gruppo di lavoro ad hoc istituito nel 2004 per questo particolare problema è stato sciolto visti i progressi fatti negli ultimi tempi.

Circa i 31 decessi registrati l’anno scorso, anche in questo caso si tratta di un valore alquanto basso. Nessun passeggero è morto nel periodo in rassegna. Tre persone sono decedute a causa di incidenti con tram; in altri quattro casi il veicolo coinvolto era un bus.

Altri 24 morti sono registrati alla voce "ferrovia". Di questi 18 sono suicidi, stessa cifra del 2012, ma superiore al 2013 (15 suicidi), al 2014 (9) e al 2015 (12). I passaggi a livello sono stati responsabili di due morti, il livello più basso da cinque anni.

In merito agli incidenti sul lavoro, secondo l’UFT le misure di prevenzione hanno raggiunto un tale livello che gli infortuni in questo ambito sono ormai da attribuirsi soprattutto all’errore umano. Per questo motivo va costantemente migliorata la formazione dei dipendenti, specie per chi lavora vicino alle vie di traffico. In questo settore la Svizzera ha ancora un potenziale di miglioramento, specie rispetto ad altri Paesi europei.

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