Economia

È definitiva la multa da 2,48 miliardi per Credit Suisse

18 gennaio 2017
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Credit Suisse ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo definitivo con il Dipartimento di giustizia statunitense (DoJ), in relazione alle attività in ambito Residential Mortgage-Backed Securities (Rmbs) condotte fino al 2007.

Come già comunicato il 23 dicembre 2016, l'accordo libera Credit Suisse da potenziali cause civili da parte del DoJ in merito alle sue attività di cartolarizzazione, underwriting ed emissione di Rmbs. Secondo i termini dell'accordo, Credit Suisse pagherà al DoJ un'ammenda pecuniaria civile pari a Usd 2,48 miliardi.

L'accordo include inoltre misure di supporto a favore dei clienti per Usd 2,8 miliardi entro cinque anni dalla stipulazione dell’accordo stesso. Tali misure comprendono programmi di pagamento del debito immobiliare accessibili e la cancellazione del debito e degli interessi della prima e della seconda ipoteca. Il DoJ e Credit Suisse hanno concordato la nomina di un controllore indipendente incaricato della supervisione del completamento delle misure di supporto a favore dei clienti previste dall’accordo.

Credit Suisse è lieto di aver raggiunto un accordo bonario che consente alla banca di archiviare questa questione legata al passato, tutelando al contempo gli interessi di clienti, collaboratori e altri stakeholder. Restiamo costantemente focalizzati sul servizio alla clientela e sui progressi che stiamo compiendo verso i nostri obiettivi strategici, ossia mantenere un'organizzazione resiliente, redditizia e in linea con tutti i regolamenti.

In aggiunta ai suoi attuali accantonamenti in questo ambito pari a Usd 550 milioni, Credit Suisse registrerà un onere ante imposte supplementare di circa Usd 2 miliardi. L'onere verrà imputato ai risultati finanziari del quarto trimestre 2016, che saranno pubblicati il 14 febbraio 2017

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