Economia

Raiffeisen allarga i criteri per concedere un'ipoteca ma la Finma è critica

16 dicembre 2016
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Malgrado le critiche avanzate dalle autorità, il gruppo Raiffeisen concretizza la sua idea di concedere ipoteche alle persone il cui reddito non soddisfa i criteri finora in uso nel settore per ottenere un credito. Lo ha indicato all’ats una portavoce dell’istituto.

"Stiamo per mettere in pratica quest’idea", ha indicato la portavoce Cécile Bachmann: un’offerta in questo senso verrà lanciata nelle prossime settimane. L’idea era stata ventilata a inizio settembre dal presidente della direzione di Raiffeisen, Patrik Gisel, secondo cui direttive attuali eccedono in prudenza e discriminano i giovani.

Secondo Gisel requisiti minimi sono necessari, ma quelli in vigore oggi sono troppo severi. A suo avviso bisognerebbe far sì che i clienti con scarse disponibilità immediate possano portare il capitale proprio necessario sull’arco di più anni. Inoltre la sostenibilità andrebbe calcolata con un tasso del 3%.

Per il Ceo di Raiffeisen oggi i giovani sono discriminati, perché solo i più anziani hanno sufficienti mezzi nella cassa pensioni per accedere alla priorità. Per questa ragione l’età media di chi ottiene un’ipoteca è intorno ai 50 anni. "Questo deve cambiare", aveva affermato Gisel.

La Banca nazionale svizzera (Bns) e l’Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari (Finma) avevano più volte messo in guardia il gruppo dal procedere all’allentamento dei requisiti richiesti per la concessione di ipoteche.

Anche Credit Suisse e Ubs si erano espressi negativamente in merito alla proposta di Gisel. Secondo le grandi banche, allentare i criteri significherebbe aumentare i rischi di bolla immobiliare.

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