Economia

La Camera di commercio si distanzia dagli imprenditori disonesti

Glauco Martinetti, presidente della Camera di comm
14 ottobre 2016
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“La libertà imprenditoriale è un pilastro del sistema economico svizzero. Il clima ostile verso le imprese, caratterizzato da pericolose semplificazioni e generalizzazioni, rappresenta purtroppo una minaccia importante per tale libertà, essenziale per la prosperità del Paese”. È, in estrema sintesi, quanto emerso durante la 99esima assemblea ordinaria dalla Camera di commercio del Cantone Ticino riunita oggi a Castione. “La Cc-Ti – si legge in una nota stampa – non può accettare accuse forfettarie al mondo imprenditoriale, basate spesso su sensazioni e non su fatti. Un dibattito superficiale, basato esclusivamente su slogan di facile presa, mina inutilmente elementi centrali del nostro sistema e in particolare la certezza del diritto, essenziale affinché l’economia possa creare la ricchezza del paese e distinguersi da esempi di paesi anche vicini, paradossalmente tanto vituperati ma scimmiottati nei metodi”.
La missione della Cc-Ti – si continua – è quella di continuare a lavorare malgrado il non facile contesto, “tutelando e promuovendo la libertà economica senza compromessi e forte dei valori che da sempre contraddistinguono l’attività dell’associazione-mantello dell’economia ticinese: ponderatezza, rispetto per tutte le opinioni, affidabilità per tutti gli interlocutori e disponibilità alla collaborazione. Ma senza compromessi verso chi ritiene il mondo imprenditoriale un conglomerato di disonesti”. Lo 'Swissness' non solo come marchio per beni e prodotti ma anche come approccio imprenditoriale “è un valore imprescidibile. Non a caso da molti anni la Cc-Ti valuta con estremo rigore chi può far parte dell’associazione, rifiutando le iscrizioni di chi non è ritenuto affidabile secondo i valori elvetici. La bontà di questa scelta è dimostrata dal fatto che ad oggi non vi sono stati casi di associati passibili di espulsione, secondo gli statuti, per comportamento non rispettoso delle regole associative ma anche e soprattutto di quelle legali vigenti”.

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