Economia

General Electric, meno licenziamenti del previsto

6 giugno 2016
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La ristrutturazione di General Electric (GE), annunciata in gennaio dopo l’acquisizione del settore energia della francese Alstom, causerà meno soppressioni di impieghi rispetto al previsto. I posti di lavoro eliminati infatti non saranno 1300 ma 900. Per il governo argoviese e i sindacati sono comunque troppi.

Dopo la fase di consultazione con i rappresentanti dei lavoratori, GE ha annunciato oggi che nessun sito sarà chiuso in Svizzera. Il numero di licenziamenti sarà ridotto a 900 sui 5500 dipendenti che contano i siti argoviesi di Baden, Birr, Dättwil, Turgi e Oberentfelden. La differenza rispetto a quanto annunciato a gennaio è dovuta alle fluttuazioni naturali, alle sinergie e ad assunzioni interne, ha detto Michael Rechsteiner, direttore di GE svizzera. L’impresa ha intenzione di creare 172 posti di lavoro nell’unità Power Services nei prossimi due anni e intende mantenere in Svizzera una presenza significativa e duratura.

"I nostri obiettivi non sono ancora stati raggiunti", afferma il comitato del personale. I rappresentanti dei lavoratori sperano che la creazione dei 172 posti di lavoro a Baden, i pensionamenti anticipati e altre misure possano ridurre a meno di 650 i collaboratori colpiti da licenziamenti. Anche il governo argoviese spera che vengano smantellati meno di 900 posti di lavoro. I lavoratori licenziati dovrebbero ricevere un sostegno per la ricerca di un nuovo impiego, spiega un comunicato.

Per il sindacato Syna gli azionisti di GE hanno preferito guadagni a breve termine a una politica d’impresa duratura che avrebbe permesso di mantenere le competenze del sito di Baden. La maggior parte della soppressione di impieghi non è dovuta alle sinergie fra GE e Alstom, ma alla logica del profitto immediato. È vero che il numero di licenziamenti è inferiore al previsto, ma siccome ci sono state parecchie partenze volontarie i posti di lavoro soppressi sono in realtà oltre 1100, secondo il sindacato.

L’associazione "Impiegati svizzeri" ritiene che GE possa riportare al successo l’ex sito delle turbine Alstom con qualche adattamento nel portafoglio dei prodotti. "Bisogna esaminare per ogni posto di lavoro rimesso in discussione se vi si può rinunciare o meno. Bisogna studiare anche la possibilità di trasferire impieghi a imprese terze".

La fase di consultazione, iniziata in gennaio è ormai conclusa e l’impresa intende passare ora all’attuazione, precisa GE. Il dialogo prosegue sino alla fine della ristrutturazione, hanno detto dal canto loro i rappresentanti del personale. Le persone licenziate saranno avvertite entro la fine di luglio, ha detto Michael Rechsteiner. I licenziamenti saranno scaglionati su un anno e mezzo e la ristrutturazione dovrebbe essere terminata a dicembre 2017.

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