Economia

Banca nazionale pronta a misure non convenzionali

29 aprile 2016
|

Il franco svizzero rimane tuttora sopravvalutato e la Banca nazionale (Bns) è pronta se necessario ad adottare misure non convenzionali per salvaguardare l’interesse della nazione: lo ha detto il presidente della direzione generale della Bns Thomas Jordan nel suo discorso all’assemblea generale dell’istituto tenutasi a Zurigo.

Jordan ha promesso che la banca impiegherà tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire la stabilità dei prezzi a medio termine. "Anche noi siamo ricorsi a mezzi non convenzionali e non esiteremo a ricorrervi ancora, se questo sarà nell’interesse generale del paese", ha sottolineato l’economista.

"Anche se ci siamo già spinti molto avanti con gli interessi negativi e con la nostra disponibilità a interventi, rimane ancora un margine di manovra che, se necessario, potremo sfruttare".

Secondo Jordan la valuta elvetica rimane ancora troppo forte nei confronti dell’euro, oggi scambiato a circa 1,0950 franchi. A suo avviso questo è dovuto alla debolezza della moneta dell’Eurozona.

Il presidente della Bns ha ricordato anche come l’abolizione del cambio minimo avesse fatto emergere timori di una recessione in Svizzera. Invece il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,9% nel 2015, una crescita secondo Jordan certo non vigorosa, ma che rappresenta un segnale favorevole. Per quest’anno la Bns si aspetta una progressione compresa fra l’1% e l’1,5% e un’inflazione allo 0,8%.

Nel suo intervento Jordan ha argomentato anche contro l’idea di un fondo sovrano, che a suo dire va scartata perché ridurrebbe drasticamente il margine di manovra della Bns, e contro l’iniziativa moneta intera: anche questa proposta minaccerebbe l’indipendenza della banca centrale.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔