Economia

Trimestrale al ribasso per Novartis

21 aprile 2016
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Cifre in calo per Novartis nel primo trimestre dell’anno: il gigante della farmaceutica ha annunciato stamane di aver realizzato un fatturato di 11,6 miliardi di dollari, in contrazione del 3% su base annua (+1% a tassi di cambio costanti). L’utile netto è sceso del 13% a due miliardi di dollari.

L’utile netto di base (core) – che esclude gli effetti di cambio, le rettifiche di valore, gli ammortamenti, i costi di ristrutturazione superiori a 25 milioni di dollari e gli elementi straordinari – è pure sceso del 13%, a 2,79 miliardi di dollari.

Il risultato operativo da parte sua è sceso a 2,45 miliardi, in calo del 12%. A tassi di cambio costanti, il calo si ridice a un -5%. Oltre all’apprezzamento del dollaro, la contrazione riflette la perdita dell’esclusività del trattamento contro il cancro Glivec/Gleevec negli Stati Uniti e la concorrenza dei generici.

Novartis menziona anche il peso degli investimenti destinati a sostenere il lancio di nuovi prodotti e la riorganizzazione della divisione prodotti oftalmici Alcon, annunciata all’inizio di quest’anno. Il risultato operativo di base (core) è sceso dell’11% a 3,3 miliardi.

Nel dettaglio, l’unità Pharmaceuticals – quella più importante per il gruppo – ha registrato un volume d’affari di 7,73 miliardi di dollari, in flessione del 3%. La divisione Sandoz – che commercializza i generici – è rimasta ferma a 2,45 miliardi di dollari, mentre le vendite di Alcon sono calate del 7% a 1,43 miliardi di dollari. Novartis indica peraltro di aver completato all’inizio di questo mese il trasferimento dei farmaci oftalmici dalla divisione Alcon a quella Pharmaceuticals.

Le vendite del gruppo sono inferiori alle aspettative degli analisti, che, interrogati dall’agenzia di informazioni finanziarie AWP, avevano previsto un fatturato di 11,76 miliardi di dollari. L’utile operativo "core" ha invece superato le aspettative.

Per l’insieme dell’esercizio Novartis prevede di raggiungere un fatturato simile a quello dello scorso anno, al netto degli effetti di cambio e a perimetro costante. La concorrenza dei medicinali generici rischia però di avere un impatto più importante rispetto agli scorsi dodici mesi.

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