Economia

In sei mesi di lavoro quasi 19 milioni di franchi per Tidjane Thiam, Ceo di Credit Suisse

24 marzo 2016
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Rinuncia a 2 milioni di bonus ma incassa comunque 19 milioni, fra compensi e indennità varie: è cominciata con una pioggia di denaro l’attività del nuovo presidente della direzione di Credit Suisse Tidjane Thiam, che alcune settimane or sono aveva annunciato di essersi tagliato lo stipendio.

Stando al rapporto sulle remunerazioni pubblicato oggi il manager franco-ivoriano nel 2015 ha ricevuto 18,9 milioni di franchi, fra retribuzione vera e propria e compensazione per aver cambiato datore di lavoro.

La paga per sei mesi di lavoro – Thiam è in carica solo dal primo luglio – si è attestata a 4,6 milioni di franchi: 1,7 milioni quale stipendio fisso e 2,9 milioni come componente variabile. Si tratta di un ammontare in pratica perfettamente in linea con i 9,7 milioni andati al predecessore Brady Dougan (sull’arco di 12 mesi) nel 2014.

Altri 14,3 milioni sono stati ricevuti da Thiam quale compensazione per i bonus – pretese basate su azioni – che il 53enne ha perso passando a Credit Suisse e che invece avrebbe ottenuto se fosse rimasto presso l’ex datore di lavoro, l’assicuratore inglese Prutential. Saltare il fosso per Thiam ha infatti comportato una rinuncia finanziaria: nel 2014 il Ceo della società britannica aveva ricevuto quasi 12 milioni di sterline, circa 18 milioni di franchi.

I dettagli sugli stipendi di Credit Suisse erano molto attesi, perché a inizio febbraio Thiam – che è fra l’altro cavaliere della Legion d’onore – in un’intervista aveva annunciato un passo indietro in materia di gratifiche. "Ho chiesto al consiglio di amministrazione una sostanziale riduzione del mio bonus", aveva detto a un domenicale.

Allora non aveva avanzato cifre. Ma presentando ieri ulteriori misure di risparmio – con la cancellazione di 2000 posti di lavoro – il Ceo aveva fatto sapere che il taglio sarebbe stato del 40%, anche perché presso investment banking i dipendenti avrebbero subito una contrazione dei bonus del 35%. Considerato che la componente variabile effettivamente attribuita a Thiam è di 2,9 milioni, la rinuncia del 40% è quindi calcolabile in 1,9 milioni.

Una rinuncia del tutto volontaria, perché il consiglio di amministrazione (Cda) nel rapporto d’esercizio non manca di attribuirgli vivissime lodi: "ha portato un contributo eccezionale dalla sua entrata nell’azienda", si legge nel documento.

Dalle informazioni pubblicate oggi non emerge invece quanto abbia guadagnato il predecessore Dougan per i suoi ultimi sei mesi presso Credit Suisse. Si sa però che l’insieme della direzione ha ricevuto 64,2 milioni (64,1 milioni nel 2014), per un esercizio che si è chiuso con una perdita netta di 2,9 miliardi di franchi.

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