Economia

Il franco rimane 'sopravvalutato' ma la Bns non cambia la politica monetaria

Ancora lontani da 1,20
10 dicembre 2015
|

La Banca nazionale svizzera (Bns) lascia invariata la sua politica monetaria: l’istituto di emissione mantiene fermo fra il -1,25% e il -0,25% il margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, suo principale tasso di riferimento. Vengono anche confermati gli interessi negativi a -0,75% sui conti giro presso la Bns.

Malgrado una leggera flessione, il franco continua ad essere "nettamente sopravvalutato", ha dichiarato il presidente della direzione generale della Bns, Thomas Jordan, aggiungendo che l’istituto tiene conto del fatto che l’economia svizzera sta attraversando un periodo relativamente difficile.

La politica della banca poggia dunque su due pilastri: il tasso d’interesse negativo e il fatto di "essere disposti a intervenire sul mercato dei cambi", ha precisato Jordan. Ciò consente di rendere meno attrattivi i collocamenti in franchi e di sostenere l’attività economica.

Globalmente, le previsioni della Bns relative all’inflazione variano poco rispetto a settembre. A corto termine sarà leggermente superiore a quanto annunciato il trimestre precedente, ma sarà trascinata verso il basso a medio termine a causa del degrado delle prospettive dell’economia mondiale.

Per l’anno in corso è prevista un’inflazione del -1,1%, 0,1 punti in più rispetto a quanto preventivato in settembre. Per il 2016 è atteso un rincaro dello 0,3% (in precedenza annunciato +0,4%).

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔