Economia

Banche, utile totale è cresciuto nonostante perdite e spese legali

18 giugno 2015
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L’anno scorso l’utile totale della gran parte delle 275 banche presenti in Svizzera è cresciuto da 11,9 a 14,2 miliardi di franchi, con un incremento di un quinto rispetto al 2013. E ciò malgrado le perdite siano quadruplicate da 1,4 e 6,8 miliardi, a seguito di maggiori spese legali.

È quanto risulta dal rapporto "Le banche in Svizzera nel 2014", pubblicato oggi dalla Banca nazionale svizzera (BNS), in base al quale 246 istituti hanno realizzato profitti mentre 29 hanno registrato disavanzi. Rispetto al 2013 si tratta quindi in un minor numero di istituti con le cifre in rosso (erano 48), ma di un ammontare più consistente.

I risultati delle grandi banche sono stati caratterizzati da maggiori proventi straordinari ma anche da più ammortamenti, rettifiche di valore e accantonamenti.

Ad esempio, Credit Suisse ha dovuto pagare circa 2,8 miliardi di franchi per appianare la vertenza fiscale con gli Stati Uniti. Mentre UBS, per le sue manipolazioni del corso sul mercato dei cambi, ha sborsato 774 milioni.

La somma di bilancio aggregata delle banche presenti in Svizzera è cresciuta del 6,8% a 3042 miliardi di franchi, di cui circa un terzo (900,9 miliardi) costituiti da crediti ipotecari in conti elvetici (+3,6%), in gran parte concessi dalle banche cantonali. Sono pure cresciuti i crediti all’estero e gli impegni in dollari.

I depositi della clientela sono ulteriormente cresciuti. I risparmi e gli investimenti sono ammontati a 639,5 miliardi (+6,3%). Le riserve di titoli nei depositi della clientela hanno raggiunto un nuovo record, a 5645 miliardi di franchi, grazie alla crescita dei corsi azionari. Il franco resta la principale valuta di investimento, con una quota del 51%, davanti a dollaro (24,5%) ed euro (16%).

I fondi fiduciari in gestione, per 115 miliardi, hanno proseguito interrottamente la contrazione dal 2008 ma in maniera meno pronunciata, indica ancora l’istituto centrale.

Il personale bancario si è invece ridotto dell’1,5% a 125’289 posti di lavoro a tempo pieno. La riduzione degli effettivi è avvenuta soprattutto in Svizzera, dove quest’anno ci sono otto banche in meno.

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