Economia

La Banca nazionale svizzera investirà in titoli di Stato cinesi

20 novembre 2014
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La Banca nazionale svizzera (Bns) vuole in futuro investire una parte delle sue riserve in titoli di Stato cinesi. Ciò offre all’istituto di emissione la possibilità di ampliare lo spettro dei suoi investimenti dal momento che la soglia di cambio di 1,20 franchi per un euro è costantemente sotto controllo. Lo ha comunicato questa sera Fritz Zurbrügg membro della direzione della Bns a Ginevra.

L’Asia ha un grande significato per la diversificazione degli investimenti della Bns, ha precisato Zurbrügg. L’istituto di emissione ha in particolare aperto una succursale a Singapore nel 2013 e concluso un accordo di swap bilaterale con la Banca popolare cinese lo scorso luglio.

La soglia dell’1,20 franchi per la moneta unica fissata dal settembre 2011 non desta preoccupazioni: la Bns, continuerà tuttavia a far prevalere questo corso "con tutta la determinazione richiesta", ha indicato Zurbrügg, aggiungendo che a tale scopo l’istituto di emissione è pronto ad acquistare valute "in quantità illimitata". Per quanto riguarda l’iniziativa sull’oro della Bns sulla quale il popolo è chiamato a esprimersi il 30 novembre Zurbrügg ha indicato che il testo, da lui definito “inutile e dannoso”, limiterebbe i margini di manovra dell'istituto di emissione.

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