Cinema

Golden Globes, tanto cinema indipendente tra le nomination

Dei sei film drammatici in gara l'11 gennaio, tre sono di Neon. Julia Roberts candidata per ‘After the Hunt’ di Luca Guadagnino

Julia Roberts
(Keystone)
9 dicembre 2025
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Nel bel mezzo dello scontro tra Netflix e Paramount per il controllo di Hollywood, film di studi indipendenti hanno dominato le più importanti candidature ai Golden Globe. Dei sei film drammatici in gara l'11 gennaio, tre sono di Neon – ‘Un semplice incidente’, ‘L'agente segreto’ e ‘Sentimental Value’ – accanto a ‘Frankenstein’ di Netflix, ‘Sinners’ di Warner e ‘Hamnet’ di Focus Features. L'annuncio delle nomination a Los Angeles ha deluso ‘Familia’ di Francesco Costabile: il candidato italiano agli Oscar del 15 marzo è stato battuto da ‘Un semplice incidente’ dell'iraniano Jafar Panahi (in corsa per la Francia), dal norvegese ‘Sentimental Value’, ‘No Other Choice’ (Corea del Sud), ‘L'agente segreto’ (Brasile), ‘La voce di Hind Rajab’ (Tunisia) e ‘Sirāt’ (Spagna), tutti – tranne il film tunisino – prodotti da Neon. L'Italia entra comunque in lizza con Julia Roberts, candidata per ‘After the Hunt’ di Luca Guadagnino.

Nella categoria commedia o musical, i Globe hanno snobbato ‘Wicked - Parte 2’ di Universal e ‘Jay Kelly’ di Netflix, che era invece considerato sicuro alla vigilia (sia George Clooney che Adam Sandler sono stati candidati per le loro interpretazioni): restano in gara ‘Marty Supreme’ di A24 con Timothee Chalamet candidato per la recitazione, ‘Una battaglia dopo l'altra’ (Warner), ‘No Other Choice’ di Neon, ‘Bugonia’, ‘Blue Moon’ e ‘Nouvelle Vague’, gli ultimi due diretti da Richard Linklater, peraltro escluso dalla finale per la regia che ha incluso P.T. Anderson (‘Una battaglia dopo l'altra’), Ryan Coogler (‘Sinners’), Guillermo del Toro (‘Frankenstein’), Panahi, Joachim Trier (‘Sentimental Value’) accanto a Chloe Zhao, unica donna. ‘Una Battaglia Dopo l'Altra’, che aveva dominato nel weekend i premi della Los Angeles Foreign Critics Association (‘Lafca’), è arrivato in testa per numero di candidature: nove, tra cui, oltre alla regia, la sceneggiatura e la recitazione (Chase Infiniti e Teyana Taylor, Benicio del Toro e Leonardo DiCaprio) davanti a ‘Sentimental Value’ (otto), ‘Hamnet’ di Chloe Zhao (sei) e ‘Frankenstein’ e ‘Wicked - Parte 2’ (cinque a testa).

Votano per le 28 categorie dei Globe 334 giornalisti stranieri, tornati oggi sotto accusa domenica da parte del Los Angeles Times: “La loro etica è peggio che mai, e a nessuno sembra importare”, nonostante l'allargamento del pool dei giurati e una serie di riforme adottate dal gruppo. I Globe premiano anche la miglior televisione: ‘The White Lotus’ di Hbo ha dominato con sei candidature, davanti ad ‘Adolescence’ con cinque e ‘Only Murders in the Building’ e ‘Scissione’ con quattro chance a testa. Ignorati due degli show più popolari di Netflix, ‘Mercoledì’ (tranne Jenna Ortega candidata per la recitazione) e ‘Stranger Things’, la scelta ha puntato su serie più piccole come ‘The Diplomat’ e ‘Nobody Wants This’ per la commedia, mentre Apple Tv ha dominato la tv drammatica con tre titoli su sei: ‘Pluribus’, ‘Slow Horses’ e ‘Scissione’ (‘The Pitt’ e ‘White Lotus’ di Hbo Max hanno completato la categoria). Familiare il panorama delle commedie, con ‘Hacks’, ‘Abbott Elementary’, ‘The Bear’ e ‘Only Murders’ che hanno ottenuto nomination – sono 15 quelle di Disney – accanto a The Studio.

Quest'anno per la prima volta i Globe premieranno un podcast: tra i candidati ci sono volti noti al palco dei premi come Amy Poehler e Jason Bateman. Ci sarà per il terzo anno di seguito un premio al box office andato già a ‘Barbie’ e ‘Wicked’. Quest'anno ‘Wicked - Parte 2’ è tra i contendenti, insieme a ‘F1’, ‘Avatar: fuoco e cenere’, ‘KPop Demon Hunters’, ‘Sinners’, ‘Mission Impossible - The Final Reckoning’, ‘Weapons’ e ‘Zootropolis 2’.