Spettacoli

Per il pubblico e per gli artisti, la cultura non si ferma

Il Teatro Sociale di Bellinzona presenta la nuova rassegna ‘Zona 30’, ma sono tante le realtà culturali che proseguono nonostante le difficoltà

17 novembre 2020
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Uno si impegna a evitare l’abusata parola “resilienza”, ma poi la scena culturale reagisce alle incertezze e alle limitazioni per la pandemia in un modo che non puoi definire altrimenti: resilienza, una mobilitazione di risorse interiori per affrontare in maniera positiva le avversità.

Come la rassegna ‘Zona 30’ che il Teatro Sociale di Bellinzona ha presentato ieri: sette appuntamenti con artisti del territorio fino alla fine di novembre. O anche dopo: se il limite cantonale di trenta spettatori sarà infatti prolungato, questa “stagioncina” avrà una seconda parte. Per la quale continuerà a valere lo speciale “Abbonamento Zona 30” che permette di accedere a tutti gli eventi della rassegna con il 50% di sconto. La speranza del direttore artistico Gianfranco Helbling è comunque quella di poter tornare, già a dicembre, con il limite di cinquanta «perché vorrà dire che la situazione sanitaria non sarà più così tesa e potremo anche proporre certi spettacoli che con l’attuale limite non ha senso proporre».

Si riapre pensando innanzitutto al pubblico, che anche se a numeri ridotti ha mostrato di avere voglia e bisogno di teatro, ma anche agli artisti che «come detto più volte nell’ultimo periodo, sono dei professionisti ed è giusto che, nei limiti del possibile, possano esercitare il loro mestiere: è parte della missione del Teatro Sociale».

Si torna in scena, quindi, anche se non sul palco: particolarità di ‘Zona 30’ è quella di svolgersi in platea, parzialmente svuotata dalle poltrone per creare una sorta di arena. «Per trenta spettatori, avere gli artisti sul palco e il pubblico sparso tra platea e palchetti rischiava di essere triste e dispersivo: abbiamo cercato di trasformare un’occasione che poteva essere un po’ malinconica in qualcosa di nuovo e originale, capace di stimolare un po’ la fantasia degli artisti e degli spettatori» precisa sempre Helbling. Il limite di trenta per il pubblico non è infatti solo una questione economica, ma anche artistica. «Lo abbiamo sperimentato con ’Natasha ha preso il bus’, con cinquanta persone ha ancora un senso avere uno spettacolo sul palcoscenico: sono poche ma è pur sempre un pubblico di una certa consistenza; trenta è poco più della metà, non è solo questione dei venti biglietti in meno in cassa, ma di relazione tra palcoscenico e spettatori» conclude Helbling.

Si inizia, questo venerdì in collaborazione col Jazz Cat Club Ascona, con Danilo Boggini e il suo Hot Club de Suisse; il giorno dopo, sabato 21 novembre, Cristina Zamboni e il violoncellista Nickolay Shugaev proporranno un viaggio attraverso le opere delle scrittrici Ella Maillart e Annemarie Schwarzenbach; domenica (alle 17 anziché le 20.45) i Verso Suelto (vedi intervista a Raissa Avilés nell’altra pagina). Mercoledì 25 e sabato 28, due serate per Friedrich (Dürrenmatt) con Margherita Saltamacchia e Anahì Traversi mentre giovedì 26 sarà il turno dello spettacolo di Pierre Lepori ‘Klaus Nomi Project’. Venerdì 27, sempre in collaborazione con il Jazz Cat, il Sociale ospiterà il Frank Salis Trio, con una seconda serata sabato 28 al Teatro del Gatto di Ascona.

Online e in presenza, la cultura va avanti

Ad restare aperto non è solo il Sociale. A Chiasso il Cinema Teatro accoglierà, martedì 24 novembre alle 20.30, ospiterà – in presenza per trenta spettatori e in streaming – il pianista italiano Giuseppe Albanese per un “Invito alla danza”, con una serie di brani ispirati a temi di danza estratti dal repertorio operistico.

Il Lac come noto ha sospeso la stagione teatrale fino a gennaio, ma proseguono le attività della Hall in musica – questa domenica alle 11 con Irenè Fiorito, violino, e Leonardo Bartelloni, pianoforte –, il nuovo progetto Arti liberali che sabato alle 18 in streaming accoglierà il divulgatore David Quammen (l’autore di ‘Spillover’) e il filosofo della scienza Telmo Pievani. Lunedì 23 alle 19.30 e alle 21 al Foce, LuganoMusica e OggiMusica proporranno un concerto dal vivo di musica elettronica e automi con l’anteprima dei brani dell’ep ‘Stoicheia’ di Stone Leaf.

Il San Materno di Ascona propone – anche qui in presenza e in streaming – la rassegna Giochi e Sport: sabato alle 20.30 il giornalista sportivo e “racconta storie ”Giancarlo Dionisio presenterà il monologo ‘I destini incrociati di Giorgio e Chang’; domenica alle 17 Faustino Blanchut e Enrico Ferretti proporranno un estratto del loro spettacolo ‘Gendarmi e ladri: il gioco e lo sport a teatro’, seguito da ‘Lo sport: colpevole o innocente?’, una sorta di “processo teatrale” con Daniela Scalìa, Luca Guercilena, Fulvio Sulmoni e Enrico Ferretti.

Al Paravento di Locarno Emanuele Santoro proporrà – sabato alle 19 e domenica alle 17 – il suo recital da Pirandello ‘Uno, nessuno e centomila’. l'attività del CircoRu prosegue malgrado le limitazioni imposte dalle autorità cantonali. Domenica alle 17.30 allo Spazio Elle di Locarno si esibiranno gli OM, uno dei gruppi storici della scena Rock-FreeJazz europea. All’oratorio di Balerna, sabato alle 17 il Circocerca di Luzia Bonilla e Mario Camani, mentre al Teatro di Banco, sempre sabato ma alle 21, avremo il duo Carlo Maria Nartoni al piano e Ivano Torre alle percussioni.

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