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Vorrei cantare come Gigi D'Alessio

Perché quando pronunciamo il suo nome le persone che ci stanno intorno ridono? Con 'Buongiorno' facciamo pace col neomelodico. E anche con il reggaeton (forse)

Sobrietà
1 ottobre 2020
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Perché quando pronunciamo il nome ‘Gigi D’Alessio’ le persone che ci stanno intorno ridono? È il quesito che si propone di risolvere questo esperimento sociale applicato a una sola persona partendo da una regola, o luogo comune: si dice che per farsi piacere il jazz serva ascoltare per un mese solo quello. Abbiamo quindi applicato il concetto alla musica di Gigi D’Alessio partendo da ‘Buongiorno’, nuovo album che a uno sguardo superficiale (la copertina) più che un disco pare una puntata di Made in Sud. ‘Buongiorno’ è un tributo nel quale ai piedi del Re di Napoli – su trono argenteo, con la sobrietà tipica di una certa Napoli che certa altra Napoli rifugge – è confluita la scena MC, rap e trap alle pendici del Vesuvio, più il milanese J-Ax (che da Al Bano in poi duetta con tutti). Rapper e trapper sono al cospetto del nuovo Maradona per dare nuova vita al suo canzoniere. In ‘Buongiorno’, in particolare, si privilegia il Giggino in lingua, quello di ‘Guagliunce’’ più che di ‘Tu che ne sai’, per intenderci.

Ascoltare per un mese solo D’Alessio a qualcuno potrà ricordare l’Esperimento di Milgram, test psicologico durante il quale un tizio denominato ‘Insegnante’ applicava scosse elettriche d’intensità crescente a un altro tizio denominato ‘Allievo’, chiuso in un’altra stanza, quando l’Allievo sbagliava le risposte formulate dall’Insegnante. E invece, dal mese di ascolto ininterrotto di Gigi D’Alessio senza interferenze (nemmeno l’ultimo di Gregory Porter) è possibile uscire con la risposta alla domanda: “Perché Gigi D’Alessio ha venduto 26 milioni di dischi?”.

Sono loro che sono rapper

Finito sotto la scure di Checco Zalone così come (I)Vano Fossati finì sotto quella di Rocco Tanica (che ora non si può più sentir cantare ‘Il maaare’), relegato nel gossip per la colpa di essersi messo con una 18enne (Anna Tatangelo è stata una 18enne), accusato di essere il cantante dei boss (“Hanno cantato per loro anche Carosone, Cocciante e Nino D’Angelo. Spesso non mi pagavano: un bacio e via”, ma soprattutto “Sono incensurato”, ad Andrea Scanzi nel 2012), che piaccia oppure no Gigi D’Alessio è uno di quelli famosi perché sanno fare molto bene qualcosa e non famosi perché sono famosi.

“Questa non è la mia svolta trap, sono i rapper che sono entrati nella melodia”, spiega il cantante a Repubblica parlando di ‘Buongiorno’. A cominciare dal neomelodico J-Ax che quando rappa ‘Annare’’ (Annarella, scritta prima d’incontrare l’ex moglie, cosa che conferisce al D’Alessio doti di chiaroveggenza) il suo cuore “perde il colpo come quando per la prima volta un milanese vede il Golfo”. Gigi canta ‘Chiove’ con Rocco Hunt (arrangiata alla ‘Maniac’ di ‘Flashdance'), 'Di notte' con LDA (il figlio Luca), l’inedito ‘Vint’anne fa’ con Lele Blade, la gioventù dei vicoli di ‘Guagliunce’’con Enzo D.o.n.g. e le ‘Fotomodelle un po’ povere’ con Samurai Jay. Dopo aver sofferto il caldo estivo di ‘Karaoke’, peggio ancora quello di ‘Mambo salentino’, coi BoomDaBash lontani dalle timbriche anatidi di Alessandra Amoroso, rilucida ‘Como suena el corazon’, instillandoci il dubbio che se sotto il reggaeton ci fosse sempre una buona canzone e non un surrogato, le nostre estati sarebbero migliori. E cioè: forse non ascolteremo un album intero di Enzo D.o.n.g., ma ‘Buongiorno’ è un punto di partenza. E il rap napoletano, swingato per natura, suona più dolce che altrove. Non è che (come Fiorella Mannoia che duetta con Achille Lauro) Gigi D’Alessio ha capito tutto?

Mica pizza e fichi

Lo spunto per questo articolo viene da Alberto Tafuri, jazzista e vocal coach di Elio a X-Factor, uno che ha suonato tanto con De André (‘Anime salve’) che con Max Pezzali, colui che nella canzone italiana ha spostato gli accenti alle parole e da allora la canzone italiana non è stata più la stessa (si rimanda a ‘L’accento su Pèzzali’, laRegione del 18 luglio 2015). A mese di ascolto concluso, l’Esperimento di Milgram applicato al Re di Napoli si è rivelato alla fine la conferma della Legge di Tafuri su Gigi D’Alessio. Interrogato da questo giornale nel dicembre del 2012 sui suoi ascolti segreti, il Tafuri rispose: “Forse non ci crederai, ma riconosco nella voce di Gigi D’Alessio, quando non imita Baglioni, l’ultimo alfiere del Bel Canto napoletano”.

Quanto basta per scoprire che lungo il cammino dell’età (inteso come carriera, non come album), fra ‘Corazon’, ‘Mon amour’ e mille declinazioni di ‘Mille giorni di te e di me’ (D’Alessio è devoto del Baglioni e gli ha chiesto scusa per i furti), si susseguono pregevoli episodi in lingua napoletana. Intitolati, per esempio, ‘Pecché’ (2017) o ‘L’ammore’, scritta per e cantata con Fiorella Mannoia e contenuta in ‘Noi due’, album del 2019 in cui D'Alessio duetta con sé stesso (!) ma anche prima apertura al rap nei duetti con Gué Pequeno, 'Quanto amore si dà', ed Emis Killa, 'La Milano da bere'. Ci sarebbero anche ‘Napule’ (2004) con Sal Da Vinci, Gigi Finizio e Lucio Dalla a celebrare la pizza, San Gennaro, Totò e Caruso (con Tony Levin al basso e Steve Ferrone alla batteria, mica pizza e fichi), ‘Sole, cielo e mare’ con Lina Sastri e Peppe Barra (2000) e la stessa ‘Buongiorno’ (1999), generoso (il verso sui parcheggiatori abusivi) affresco della Napoli che si sveglia sul quale tutti rappano una ritmica black con fiati Earth, Wind & Fire. E in mezzo a rapper e trapper, Gigi D’Alessio, che piaccia oppure no, alimenta la canzone napoletana, quella senza la quale l’Europa sarebbe ancora in ostaggio dei valzer viennesi.

Insomma: Fossati si è ritirato, Pino Daniele è morto, di Baglioni (come la mamma) ce n'è uno solo, ma se hai fatto la gavetta ai matrimoni e un giorno canti ‘Non dirgli mai’ per voce, piano e orchestra a Sanremo e il pubblico s'alza in piedi – e soprattutto se Renato Carosone quando muore ti lascia il suo pianoforte – un motivo dovrà pur esserci. E c’è davvero poco da ridere.

p.s. Si fa notare al lettore che a differenza di molti articoli che parlano bene di Gigi D’Alessio ma non sono firmati, questo lo è.

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