Spettacoli

Locarno2020, vent'anni di Boccalino (e di Marco Solari)

L’unico premio indipendente del Festival festeggia i vent’anni: la consegna dei premi in Città Vecchia con risotto e buon vino

Aldo Belloli (ideatore del premio insieme a Ugo Brusaporco) nel 2009 (Archivio Ti-Press)
13 agosto 2020
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Non è forse una coincidenza ma ai vent’anni del premio Boccalino corrispondono i vent’anni da presidente del Festival di Marco Solari: era proprio il 2000 quando tutto cominciò, mentre Marco Müller finiva la sua fruttuosa e indimenticata esperienza come direttore del Locarno film festival, lasciando come eredità propri il Premio Boccalino d’Oro, pensato una sera a Locarno davanti al Rex con chi scrive e Aldo Belloli, allora gran personaggio locarnese. Un premio che doveva nelle intenzioni avvicinare il cinema del festival con la città, i suoi abitanti e chi lavora per fare della città un gioiello per turisti e frequentatori del festival stesso. In vent’anni il premio è riuscito a mantenere il suo scopo di volta in volta grazie a Martin del Bar Castello, ad Arminio Sciolli e il suo Rivelino che per anni lo ha ospitato e ora la gran novità: l’edizione del ventennale del Premio Boccalino d’Oro si terrà oggi, venerdì 14 agosto 2020, alle ore 17.30 nel plateatico della Pasticceria Marnin, giusto di fronte alla bella Chiesa di Sant’Antonio. Organizzata tutta dalla gentile signora Franca del Marnin e da Arminio Sciolli, la piccola cerimonia della consegna dei premi sarà accompagnata da un risotto e dal buon vino.

Tra i premiati, come miglior film “Grigio. Terra Bruciata” di Ben Donateo, una coproduzione tra Svizzera e Italia con la motivazione: “Un cortometraggio molto intenso per dire di un paese, in Calabria, che muore insieme agli ultimi vecchi che lo abitano, mentre intorno le pale delle turbine eoliche girano senza sosta riempiendo il paesaggio”; miglior regia è andata allo svizzero Alexandre Haldemann per il suo film “Um tordo batendo as asas contra o vento” con la motivazione: “Con semplicità il giovane autore Alexandre Haldemann, racconta il nostro mondo e il ruolo che assume il lavoro necessario per mangiare ma non per vivere e allora alla parola fine ci si chiede quanto questa nostra società si dia da fare per creare barriere al piacere di vivere insieme”. Un altro premio è andato al film in futuro “ZE” Lkhagvadulam Purev-Ochir con la motivazione: “Un film che racconterà la Mongolia che non conosciamo, ricordando che il non conoscere è il non aver futuro”. Tra gli ospiti attesi, insieme a quelli del Festival e dei Comuni di Locarno e Ascona, Stephan Spicher, pittore, Luca Ferrario, fotografo, Giovanni e Felice Varini (artisti), Emma Nilsson musicista e compositrice, Lorenzo e Maria Elena Rudolf (Art Basel, Art Stage Singapore), Debbie Haschke (Tibet House), Giuseppe Pennisi, e altri ancora per festeggiare i vent’anni di un premio indipendente.

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