Spettacoli

Il dopopandemia l'Italia se lo conta al cinema

Il Ministero degli esteri italiano lancia un concorco per cinque cortometraggi che raccontino al mondo l'ltalia che riparte

Non è De Sica
22 luglio 2020
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Il pensiero va subito al dopoguerra, a quella grande stagione del cinema italiano. Peccato che la pandemia non è una guerra mondiale con occupazione nazista e soprattutto l’Italia, politica e artistica, non sia quella di allora. Per rendersi conto dell’abisso tra ambizioni e realtà basta ascoltare le parole della viceministra degli esteri Marina Sereni, sul bando – chiamato ovviamente ‘call’, anche se rivolto a cineasti italiani –  Corti d’autore: “Raccontare un Paese che riparte e si ripropone al mondo dopo la pandemia. Il cinema è da sempre uno strumento straordinario di promozione dell'Italia nel mondo, siamo il Paese che ha vinto più Oscar in lingua straniera, è un settore che occupa una marea di imprese. Lasciamo una sfida, e ci rivolgiamo ai tantissimi talenti italiani, chiedendogli come farebbero conoscere i nostri territori e le nostre specificità all'estero".

I cortometraggi saranno diffusi online sui canali del Ministero degli esteri italiano e accompagneranno tutte le attività, online e in presenza, di promozione dell'Italia. Ciononostante “non saranno spot ma vere e proprie opere d'autore” per dare il via “a una nuova narrazione sull'Italia". Le condizioni sono comunque quelle di uno spot, a iniziare dalle cinque le macro-aree artistiche che si possono raccontare: design, architettura, moda; editoria, lingua italiana; cinema e audiovisivo; spettacolo dal vivo; arte e patrimonio.

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