Spettacoli

Il mondo di Estival

Da Renzo Arbore ai Tomatito, tutte (o quasi) le novità della 40esima edizione di Estival Jazz

Miss Kennedy
15 maggio 2018
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Quaranta anni di Estival Jazz. «All'inizio era già un traguardo pensare di arrivare alla quarta» ha scherzato ieri in conferenza stampa Andreas Wyden, creatore insieme a Jacky Marti della manifestazione musicale che – nonostante le sfide di un mercato discografico in crisi – mantiene la formula dei concerti gratuiti.

Quarantesima edizione che non poteva non riservare delle sorprese svelate solo in parte: nel programma lo spazio per gli artisti della serata conclusiva – in Piazza Riforma a Lugano sabato 14 luglio – presenta solo due nomi «perché ci sarà una sorpresa che si scoprirà solo quella sera» ha spiegato Jacky "Mister Estival" Marti. Quindi accontentiamoci dei due nomi che non sono comunque da poco: Renzo Arbore con la sua Orchestra italiana e, per concludere i primi quaranta anni di Estival con un "amen", The London Community Gospel Choir.

Tornando indietro, Estival 2018 si aprirà a Mendrisio venerdì 6 luglio con la cantante, bassista e percussionista Manou Gallo, brillante band leader della Costa d’Avorio. Seguirà un artista tra i più raffinati della scena brasiliana, Vinicius Cantauaria e infine una doppia collaborazione d'eccezione, quella tra i ticinesi Re:Funk di Maqs Rossi insieme Pee Wee Ellis, il sax tenore di James Brown – e quella tra Estival e JazzAscona che ha permesso al gruppo di esibirsi a entrambe le manifestazioni.
La seconda serata mendrisiense, sabato 7 luglio, si aprirà con un altro artista di origine ticinese, Joe Colombo, seguito dal quattro volte Grammy Award (senza considerare le nomination) Staley Clarke e infine, gran finale con i MF Robots (che sta per Music for Robots).

La prima serata luganese, giovedì 12 luglio, si aprirà come da consolidata tradizione con l'Orchestra della Svizzera italiana diretta da Markus Poschner alle prese con una impresa musicale non da poco: uno speciale arrangiamento affidato al chitarrista di origini vietnamite Nguyên Lê di Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. E scusate se è poco.
Secondo concerto della serata con il gruppo Ekalavya del violinista indiano Abhijth P S Nair e, per concludere la serata, i Kennedy Administration.

Venerdì 13 luglio si partirà con gli Hudson, progetto di alto profilo musicale che riunisce quattro tra i più influenti musicisti jazz: il batterista Jack DeJohnette, il chitarrista John Scofield, il tastierista John Medeski e il bassista Scott Coley.
Secondo gruppo, il duo afro-iberico composto del pianista e compositore dominicano Michel Camilo e del chitarrista spagnolo di flamenco Tomatito. E infine i Chico Trujillo, una delle orchestre più importanti del Cile.

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