Spettacoli

Piemontesi e la ‘superstar’ Franz Liszt alle Settimane di Ascona

21 settembre 2017
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Ospiti delle Settimane Musicali di Ascona, lunedì prossimo alle 20.30 nella chiesa del Collegio Papio di Ascona, due grandi pianisti della scena contemporanea: il franco canadese Louis Lortie e il nostro Francesco Piemontesi. In programma, gli ‘Années de Pèlerinage’ di Franz Liszt, racconto in musica dei viaggi del compositore ungherese in Svizzera e Italia.

Francesco Piemontesi parliamo di Franz Liszt, ‘superstar’ dell’epoca romantica...
Liszt fu una delle figure più intriganti del 19esimo secolo: un pianista immenso, un grandissimo compositore sia per qualità sia per quantità (solamente per il piano ha scritto più di 120 ore di musica), ma anche un pensatore politico, un grande mecenate; famigerato donnaiolo in gioventù e abate (!) negli ultimi anni della sua vita, Liszt conosceva a perfezione ogni sfera del’espressione, dal diabolico all’angelico, dal sensuale al glaciale.

Pare che ai suoi concerti le donne svenissero, come ai concerti dei Beatles…
Assolutamente. Del resto la “Lisztomania” fu un fenomeno che durò molti anni: le donne effettivamente svenivano, a volte ci voleva la polizia per scortare Liszt in albergo. Van Cliburn ebbe un po’ lo stesso tipo di accoglienza sia a Mosca sia a New York (durante la guerra fredda!) dopo la sua vittoria al Concerto Cajkovskij.

Può spiegarci, in poche parole, in che cosa consiste la grandezza di Liszt?
È impossibile rispondere in poche parole, ci sono troppi elementi nuovi nella sua musica. Provo ad elencarne alcuni. La forma si distacca, si libera dai canoni classici. Ad esempio, la Sonata in Si minore ha pochissimo a che fare con la Sonata “classica” beethoveniana o mozartiana, è costruita in modo da contenere allo stesso momento un arco grandissimo e molti episodi contrastanti, senza una vera e propria esposizione, uno sviluppo e una ripresa.
L’elemento virtuosistico della scrittura pianista raggiunge poi livelli mai pensati prima. Il fatto che Liszt sia stato uno dei più grandi virtuosi di tutti i tempi si sente in tutti i brani: il pianoforte diventa uno strumento capace di fare di tutto, dalle più grandi acrobazie circensi alle imitazioni di un’orchestra sinfonica. L’elemento descrittivo della natura acquista inoltre un’importanza enorme: Liszt ci fa vivere la natura come se fossimo lì in prima persona ad osservare quei luoghi incantevoli. Gli elementi costitutivi della natura (aria, acqua, fuoco, metallo, ecc) vengono tradotti in suoni in maniera assolutamente originale. Débussy continuerà questo cammino nei suoi Préludes.
Last but not least: gli stati d'animo, le descrizioni psicologiche sono tra le più appassionanti di tutta la storia della musica: un sonetto di Petrarca si trasforma in una grandiosa e complessa scena d´amore e di disperazione, la Sonata Dante ci porta per mano nei gironi dell'inferno e ci fa intravvedere qualche squarcio di paradiso.

E sulle Années de Pèlerinage cosa possiamo dire?
Le Années de Pèlerinage descrivono in primo luogo un viaggio che Liszt compie prima in Svizzera e poi in Italia. Liszt rende omaggio alla natura (Wallenstadt, Cloches de Genève), alla storia (Gugliemo Tell), alla letteratura (Dante, Petrarca, Byron e Sénancourt). Dopo qualche minuto di ascolto capiamo però che la musica va al di là di pure e semplice descrizioni: ci ritroviamo di fronte ad un pellegrinaggio interiore che descrive ogni stato d´animo e ogni atmosfera immaginabile. Un capolavoro assoluto.

Un capolavoro al quale sta lavorando anche in vista di un’incisione, vero?
Ho inciso per Orpheo il primo anno delle Annéees a gennaio e registrerò il secondo a dicembre. Entrambi saranno disponibili su Cd e su Dvd a partire dall’inverno prossimo. Un progetto che mi appassiona molto.

Due parole su Louis Lortie?
Un pianista fantastico, un caro amico e soprattutto un grande Lisztiano!

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