Spettacoli

La settantaquattresima edizione del festival di Venezia chiude con bilancio positivo. Vincitore Guillermo Del Toro

10 settembre 2017
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Da Paolo Baratta e Alberto Barbera bilancio positivo di questa 74esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica che si è chiusa ieri e, su tutto, una soddisfazione in più: "Un felice verdetto. Per una volta non dobbiamo affrontare le polemiche del giorno dopo distinguendo festival e sala. Il Leone d'oro 'The Shape of Water' di Guillermo Del Toro, è un film anche da pubblico - con ogni probabilità protagonista anche agli Oscar, ndr -. Quest'anno il premio va a un artista capace di parlare al grande pubblico e in questo momento di difficoltà del cinema in sala, questa - ha detto il direttore Barbera - è una cosa che fa bene a tutti''.

Ancora sul verdetto su Del Toro ha spiegato poi: È stato a larghissima maggioranza anche se non si può nascondere l'imbarazzo dichiarato e il dispiacere di scegliere tra tanti film belli''.

Per quanto riguarda i numeri segnalati dal presidente della Biennale Baratta sono tutti positivi: 170mila presenze in sala con un incremento del 14% sul 2016 con 75mila biglietti venduti, inoltre 4'500 accreditati hanno partecipato al Venice Virtual Reality dal 31 agosto al 5 settembre. Inoltre, più 14% di biglietti venduti, più 15% di abbonati e infine più 20% di accreditati.

E che il festival faccia bene all'immagine di Venezia è dato anche dai tanti ospiti al Lido che hanno visitato la Biennale Arte: ''Sono andati attori, registi, giornalisti esteri, quasi tutte le giurie, una cosa epidemica che non può che fare bene a Venezia''.

Mettere i Manetti Bros in concorso con 'Ammore e malavita' è stata per Barbera una scommessa vinta: ''Il dubbio era se un film così potesse essere compreso anche da un pubblico non italiano. E questo è avvenuto''. Sul fatto poi che Donald Sutherland, protagonista di 'Ella & John - The Leisure Seek' di Paolo Virzì, possa essere stato danneggiato per la Coppa Volpi dalla contemporanea notizia dell'Oscar alla carriera annunciato alla vigilia del verdetto, Barbera ci scherza su ''sarebbe bello pensare il contrario. Che l'accoglienza al Festival di Venezia abbia provocato questa decisione dell'Academy''.

La battuta più carina la fa, nell'incontro-bilancio di stamani al Palazzo del cinema, il presidente della Biennale Paolo Baratta: "Al Lazzaretto Vecchio, per lo spazio Vr, sono venuti molti registi e attori. E c'è stato chi mi ha detto in gran segreto che, tra le cose virtuali nell'isola, c'era sicuramente anche il bagno''. E alla domanda su chi fosse l'autore di questo commento, Baratta prima prende tempo e poi ammette: ''È stato John Landis", regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense autore di 'The Blues Brothers'.
(ANSA)

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