Società

Le regole per una spiaggia in buono stato

Meno di venti rifiuti marini per cento metro lineari, ha stabilito l'Unione europea

28 settembre 2020
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Meno di 20 rifiuti marini ogni 100 metri lineari di costa per considerare una spiaggia in buono stato ambientale. È il valore soglia stabilito a livello europeo, e recentemente pubblicato dalla Commissione EU, per definire una spiaggia pulita. Un traguardo ambizioso in particolare per i Paesi euro-mediterranei dove le concentrazioni di rifiuti spiaggiati risultano marcatamente più elevate rispetto a quelle di altri mari europei: Mediterraneo 274 oggetti/100 m; Mar Baltico 40 oggetti/100 m; Mar Nero: 104 oggetti/100 m.

Per stabilire il valore soglia, gli esperti hanno analizzato il primo set di dati disponibile a livello europeo sui rifiuti rinvenuti lungo le spiagge del continente, riferito al periodo 2015-2016 e derivante dai programmi nazionali di monitoraggio realizzati seguendo metodologie condivise. Sono stati effettuati nel periodo di riferimento, in tutta Europa, 3069 rilevamenti da 331 diverse spiagge.

Il valore di 20 rifiuti per 100 m di lunghezza della spiaggia corrisponde al 15° percentile dell'insieme dei dati dell'Ue ed è un valore ritenuto sufficientemente precauzionale, nonché un traguardo difficile, ma non impossibile da raggiungere con l'adozione di misure sostanziali e prolungate. E l'aver stabilito un valore soglia europeo per le spiagge pulite, spiegano gli esperti, rappresenta un passo importante poiché apre la strada alla definizione di altri target di riferimento come quello sui rifiuti del fondale marino, sulla microplastica e sull'impatto dei rifiuti sugli organismi marini.

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