Società

Libri digitalizzati, Google collabora con le biblioteche di Berna e Zurigo

Il colosso del web scansionerà 100 mila volumi conservati nella capitale e 70 mila nella città sulla Limmat. Pronti sul web dal 2022 volumi tra Sette e Novecento

15 luglio 2019
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Google contribuisce alla digitalizzazione di volumi della Biblioteca universitaria di Berna e della Biblioteca centrale di Zurigo. Il colosso del web scansionerà 100'000 volumi conservati nella città federale e altri 70'000 nella città sulla Limmat.

In entrambi i casi si tratta di libri stampati fra il 1700 e il 1900, che a partire dal 2022 saranno accessibili al pubblico attraverso Google Books, ma anche sui portali delle biblioteche universitarie svizzere.

La collaborazione permetterà di digitalizzare più libri di quanto sarebbe possibile fare con le proprie risorse, hanno reso noto oggi la Biblioteca universitaria di Berna e la Zentralbibliothek (ZB) di Zurigo.

Le due biblioteche sono impegnate da una ventina d'anni nella digitalizzazione. Sulle piattaforme e-manuscripta.ch ed e-rara.ch - realizzate in collaborazione con le biblioteche universitarie di Basilea, di Ginevra e dell'ETH - è ad esempio già possibile sfogliare vecchi manoscritti online e cercare vecchie stampe.

La biblioteca bernese ha fatto sapere che dal 2020 inizierà a fornire a Google 5000 volumi ogni mese, che una volta digitalizzati saranno rispediti al mittente. Google Books si fa carico dei costi di trasporto e di scansione dei documenti. La ZB ha da parte sua reso noto che con i 70'000 nuovi volumi digitalizzati, le opere liberamente consultabili su internet saliranno a 250'000.

In Svizzera la Biblioteca cantonale e universitaria di Vaud (BCU) aveva portato a termine dieci anni fa un primo progetto di collaborazione con Google, che aveva digitalizzato a proprie spese 100'000 libri stampati prima del 1870.

Secondo proprie informazioni, Google ha già digitalizzato in tutto il mondo più di sette milioni di libri di grandi biblioteche e li ha messi a disposizione sulla sua piattaforma digitale. Nelle regioni di lingua tedesca, anche la Biblioteca nazionale bavarese e quella austriaca hanno già preso parte al programma.
 

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