Società

Tv 'padrona' in Ticino, ma soprattutto per gli anziani

È quanto emerge dal monitoraggio annuale 2017 realizzato dall'Ufficio federale della comunicazione.

13 novembre 2018
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È la televisione a influire maggiormente nella formazione dell'opinione pubblica degli svizzeri, in particolare a sud delle Alpi, davanti alla carta stampata, alla radio e ai media online. È quanto emerge dal monitoraggio annuale 2017 realizzato dall'Ufficio federale della comunicazione (Ufcom), che per l'occasione ha presentato un nuovo sito dedicato alla tematica. Malgrado la concentrazione in atto, secondo gli autori non c'è un pericolo imminente che un'impresa influenzi oltremisura la popolazione.

Anche se l'offerta mediatica è nettamente più ampia nella Svizzera tedesca rispetto a quella francofona e italofona, secondo gli autori dello studio il pubblico dispone ancora di sufficienti alternative per soddisfare il bisogno di informarsi. A farla da padrona in questo ambito è la televisione, soprattutto nella Svizzera latina e ancor più in Ticino e Grigioni italiano, mentre i media online chiudono la classifica. Va comunque rilevato come quello televisivo sia un pubblico sempre più anziano, mentre i giovani si informano maggiormente attraverso internet.

A livello aziendale la più influente resta la SSR, davanti a Tamedia. Prendendo in considerazione il singolo organo di stampa, a guidare la classifica è il gratuito 20 Minuti nelle tre lingue, che la spunta sui programmi radiofonici e televisivi della Ssr. Oltre a questi, nella Svizzera tedesca spicca il peso del Blick e del Tages Anzeiger, in Romandia di Le Matin (che ha pubblicato il suo ultimo numero su carta lo scorso 21 luglio) e 24 Heures. Nella Svizzera italiana, alle spalle della RSI troviamo il Corriere del Ticino. A questi vanno ad aggiungersi un pugno di programmi televisivi esteri.

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