Società

Abusi, si dà voce all''ultimo tabù' della Chiesa

A parlarne è 'Le Parisien', che ha raccolto le storie di suore vittime di violenza nell'ambito ecclesiale. 'Si tratta di un potenziale scandalo'

(foto Ti-Press/P. Gianinazzi)
12 giugno 2018
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In Francia c’è chi lo definisce già come l’"ultimo" tabù della Chiesa, quello delle religiose vittime di abusi e violenze sessuali. Citato dal quotidiano 'Le Parisien', Francois Devaux, il presidente dell’associazione 'La Parole Libérée' – che da anni assiste le vittime di preti pedofili – evoca un "enorme scandalo" potenziale. Sul giornale vengono sintetizzati alcuni casi come quello di una "religiosa stuprata da un altro religioso in un monastero", una "suora vittima dei palpeggiamenti di un prete nel confessionale" e un’altra "aggredita sessualmente da un’altra suora della sua stessa congregazione". Fatti generalmente molto vecchi, prosegue 'Le Parisien', "diversi decenni se non addirittura mezzo secolo", e quindi caduti in prescrizione.

Nella "grande maggioranza dei casi, le prede tengono la bocca cucita. E quando riescono a raccontare il loro calvario, è perché sono uscite dal clero", continua 'Le Parisien'. Oltralpe, l’associazione 'Parole libérée' recensisce solo qualche caso. "Ma è chiaramente un fenomeno molto più ampio. Se le suore si mettessero tutte a parlare, potrebbe essere un enorme scandalo", dice Francois Devaux, puntando il dito contro quei "preti che abusano della loro posizione di autorità spirituale per approfittarne sessualmente". Laddove "le suore dovrebbero essere in maggiore sicurezza, sono in realtà più esposte", aggiunge. La Conferenza dei religiosi e religiose di Francia (Corref), che riunisce diverse congregazioni, si dice pronta all’ascolto. Ieri, lunedì, a Parigi, ha organizzato una "giornata di sensibilizzazione" sugli "abusi sessuali", incluso tra le suore.

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