Società

L’arte delle Favelas a Locarno

Superare povertà e violenza attraverso musica e pittura: è il progetto della Ong ticinese ‘Casa dos Curumins’. In mostra a Locarno i dipinti di dodici giovani brasiliani delle Favelas.

2 maggio 2018
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Pittura e musica insegnate a bambini e adolescenti emarginati delle favelas della Pedreira (distretto alla periferia sud della città di San Paolo del Brasile) diventano linguaggi di espressione e strumenti concreti per imparare civica, concentrazione e disciplina, per l’alfabetizzazione e anche una via verso una professione. È il grande lavoro di inclusione sociale fatto alla ‘Casa dos Curumins’, progetto fondato nel 2005 dai coniugi ticinesi Alberto e Adriana Eisenhardt, che dirigono i progetti sociali ed educativi dell’associazione. Un’oasi di pace e civiltà, che oggi accoglie, nutre, educa e cura più di 450 giovani, feriti ed emarginati, restituendo loro il diritto all’infanzia. La coppia vive tra Lugano e il Brasile.
Da luglio ad ottobre 2017, un entusiastico gruppo di 12 ragazzi, diretti da Adriana Eisenhardt, si è riunito ogni fine settimana all’Atelier della ‘Casa dos Curumins’ (in lingua Tupi-guarani ‘casa dei ragazzi’) per esprimersi attraverso la pittura, ispirandosi alle opere di Gerhard Richter, Mark Rothko e Tomie Ohtake. «La timida ispirazione iniziale si è trasformata in espressione di sentimenti e percezioni profonde, colori vibranti ed esplosivi che hanno ricoperto le tele, rivelando talenti che sorprendono per la spontaneità e la gioia che trasmettono», spiega. Due i principali obiettivi: «Creare benessere nei giovani ma anche aprire la possibilità di trovare un lavoro», precisa. È già un miracolo vedere sorridere chi vive immerso in una quotidiana violenza in un Brasile dove l’esclusione sociale è in aumento. «Questi ragazzi hanno ancora una volta dimostrato che le opportunità loro offerte non vengono sprecate, e che un mondo migliore è possibile attraverso solidarietà ed educazione», aggiunge il marito Alberto Eisenhardt. Il regista era in Brasile nel 2002 per un documentario quando si è imbattuto in questa drammatica povertà. Qualche anno dopo nasceva il progetto della coppia, che di anno in anno cresce.

Un padrino come il cantante Sebalter

Oltra alla ‘Casa’ che nutre e educa 150 giovani (5-15 anni), c’è l’asilo che accoglie 163 bambini, la banda e la scuola di musica (nata nel 2016), che si rivolge a giovani aspiranti musicisti (tra 8 e 20 anni). «Padrino d’eccezione del ‘Quarteirão da Musica’ è il cantante, musicista e compositore svizzero Sebalter che si è anche esibito sul palco della comunità. Scoviamo anche giovani talenti, per alcuni ragazzi la musica diventa una professione, la insegnano in altre Ong o nei culti religiosi o nei bar», spiega ancora Adriana Eisenhardt. Infine il progetto Margaridas (‘margherite’), nato nel 2004, che consiste nella distribuzione di ‘Ceste Basiche’ (con generi alimentari non deperibili) alle famiglie dei ragazzi particolarmente disagiate. Se i ragazzi non devono cercare cibo, possono studiare.

Due esposizioni a Locarno

L’esposizione dei quadri dei giovani brasiliani verrà inaugurata giovedì 3 maggio, alle 16, alla Residenza al Parco di Muralto; una seconda mostra è prevista a partire da sabato 5 maggio, alle 15, alla Residenza al lido di Locarno. Ci saranno tele ma anche lavori su carta.
Le opere dei ragazzi sono giunte in Ticino grazie alla partecipazione di Panalpina-Brasile, che si è assunta la logistica internazionale ed il trasporto aereo, volendo contribuire a valorizzare l’impegno ed il talento dei ragazzi che sono costantemente informati sulla sorte delle loro tele. L’obiettivo di questa iniziativa è raccogliere fondi per soste

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