Scienze

L’australopiteco Lucy e quel cervello non ancora umano

Una ricerca sui resti del cranio di Australopithecus afarensis indica un cervello più grande ma ancora organizzato come quello delle altre scimmie

Riproduzione dello scheletro di Lucy (Di Andrew from Cleveland, Ohio, USA)
1 aprile 2020
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Il più celebre progenitore dell'uomo, Lucy, aveva il cervello di una scimmia. Lo dimostra lo studio dei crani di alcuni ominidi, come la cosiddetta bimba di Dikika e di altri esemplari di Australopithecus afarensis, pubblicato sulla rivista Science Advances.

La ricerca è stata condotta in collaborazione dai paleontologi Philipp Gunz, dell'Istituto tedesco Max Planck di Antropologia evolutiva, e da Zeresenay Alemseged, dell'Università di Chicago.

Gli autori della ricerca hanno studiato i crani fossili con il super microscopio dell'European Synchrotron Radiation Facility (Esrf) di Grenoble, la struttura europea per la luce di sincrotrone. Grazie a questa tecnologia è stato possibile osservare e analizzare le impronte che il cervello lascia nel cranio a mano a mano che si sviluppa. È emerso così che il cervello degli antenati dell'uomo era molto simile a quello di una scimmia.

"Le differenze maggiori riguardano l'organizzazione del lobo parietale e di quello occipitale legato alla vista, dove un solco a forma di luna ha una posizione più anteriore e prominente. Come nelle scimmie", osservano i ricercatori. Nell'australopiteco però, come nell'uomo, fanno notare gli esperti, "il cervello impiega più tempo a crescere e i piccoli hanno bisogno più a lungo di cure parentali". Resta da capire quindi il significato evolutivo di queste differenze.

Vissuta 3,2 milioni di anni fa, Lucy è il primo scheletro di Australopithecus afarensis scoperto, rinvenuto nel 1974 in Etiopia. Il suo nome deriva da una celebre canzone dei Beatles, Lucy in the Sky with Diamonds, che gli archeologi ascoltavano durante gli scavi. La posizione eretta era un tratto moderno di questo antenato del genere umano, il cui cervello, però, malgrado fosse il 20% più grande di quello degli scimpanzé, era organizzato come quello di una scimmia.

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