Scienze

Nestlé: via le plastiche non riciclabili entro il 2025

Ma l'Ong ambientalista Greenpeace è critica parlando di 'ambientalismo fasullo': 'Il piano di Nestlé non va verso la riduzione della plastica monouso'

(Keystone)
11 aprile 2018
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La multinazionale alimentare Nestlé ha annunciato che intende rendere riciclabili o riutilizzabili tutti gli imballaggi dei suoi prodotti entro il 2025. Per raggiungere questo obiettivo, il gruppo eliminerà le plastiche non riciclabili e le combinazioni di materiali, difficili da riciclare. In un comunicato diffuso ieri, il Ceo Mark Schneider sostiene che i rifiuti di plastica sono "uno dei maggiori problemi di sostenibilità che il mondo affronta oggi. Affrontarlo richiede un approccio collettivo. Siamo impegnati a trovare soluzioni per ridurre, riutilizzare e riciclare. La nostra ambizione è arrivare entro il 2015 ad un packaging riciclabile o riutilizzabile al 100%".

La decisione di Nestlé è stata criticata dalla Ong ambientalista Greenpeace, che di recente ha lanciato una petizione mondiale per chiedere ai grandi marchi di ridurre gli imballaggi usa e getta. "Le dichiarazioni di Nestlé sugli imballaggi in plastica includono alcuni elementi di greenwashing (ambientalismo fasullo e di facciata, n.d.r), con cui l’azienda svizzera non affronta concretamente la crisi globale dell’inquinamento da plastica che essa stessa ha contribuito a generare", ha dichiarato Graham Forbes, responsabile della campagna oceani di Greenpeace. "Il piano di Nestlé non va verso la riduzione della plastica monouso, rischiando di stabilire uno standard di basso livello per l’intero settore. Una società delle dimensioni di Nestlé dovrebbe ridurre – e gradualmente eliminare – l’impiego di plastica usa e getta, consapevole del fatto che il riciclo della plastica non basta a proteggere i mari del Pianeta".

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