Scienze

Antibiotici sì, ma con prudenza

(© Ti-Press / Benedetto Galli)
10 novembre 2017
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Gli antibiotici sono medicamenti utilizzati in medicina umana e veterinaria per trattare le malattie batteriche. Il primo rimedio efficace contro le infezioni di origine batterica è stata la penicillina, che è stata scoperta nel 1928 da Alexander Fleming e che ha permesso di salvare innumerevoli vite a partire dalla seconda guerra mondiale. In seguito sono state scoperte e sviluppate altre famiglie di antibiotici. Nessun antibiotico è però efficace contro l’insieme dei batteri ed esistono oggi più di trenta classi di sostanze attive efficaci contro i diversi tipi di batteri. Importante rilevare anche che gli antibiotici non hanno alcuna attività sui virus, trattandosi di germi profondamente differenti, e sulle patologie da essi causati. Il successo iniziale sembrava promettere effetti mirabolanti e la rapida e definitiva sconfitta delle malattie batteriche, ma così non è stato.

Nel corso degli anni, gli antibiotici sono stati impiegati massicciamente in diversi settori
dalla medicina umana, dalla medicina veterinaria e dall’agricoltura. Il loro uso eccessivo e spesso non appropriato ha portato all’apparizione e alla diffusione di batteri resistenti e alla conseguente riduzione dell’efficacia di questi medicamenti. Con il termine resistenza agli antibiotici, si intende l’assenza parziale o totale di sensibilità di un batterio agli antibiotici che diventano allora inefficaci. La formazione di resistenze è un meccanismo di adattamento naturale dei batteri e i ceppi resistenti esistono ovunque in natura.
Ciononostante, l’uso eccessivo e inadeguato di antibiotici, per esempio per trattare malattie virali come l’influenza oppure prescritti a dosi insufficienti, accelera questo fenomeno, selezionando progressivamente i ceppi resistenti.

Le resistenze agli antibiotici sono un problema diffuso su scala mondiale e una reale
minaccia per la salute pubblica. Solo in Europa, ogni anno si contano 25'000 morti da
infezioni causate da batteri multiresistenti. Se si continua di questo passo, in un futuro non lontano, non avremo più a disposizione antibiotici per trattare le malattie batteriche. Non a caso ogni anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità, al fine di incrementare la sensibilità della popolazione, dei professionisti e dei politici al tema delle resistenze, promuove la settimana mondiale per l’uso prudente di antibiotici (World Antibiotic Awareness Week) che si svolge in novembre. La Svizzera vi aderisce nel 2017 per la prima volta, dopo che nel 2013 ha promosso la Strategia nazionale contro le resistenze agli antibiotici (StAR) promuovendo un approccio globale (uomo, animale, ambiente) sulla base del concetto “One Health”.

Anche il Ticino ha deciso di mobilizzarsi e l’Ufficio del medico cantonale del Dipartimento della sanità e della socialità ha inviato a tutti i medici del cantone, una lettera informativa proponendo 4 misure concrete per diminuire l’uso inappropriato degli antibiotici:
1) Differire la prescrizione di antibiotici;
2) Promuovere per tempo le vaccinazioni, in particolare quella anti-influenzale;
3) Prescrivere antibiotici mirati e non antibiotici a largo spettro non appena
possibile;
4) Informare il paziente rendendolo consapevole e responsabile a un uso corretto
degli antibiotici.

Per quest’ultima misura l’Ufficio del medico cantonale, col patrocinio dell’Ordine dei medici del Canton Ticino (OMCT) e dell’Ufficio federale della salute pubblica per il tramite della strategia StAR, ha preparato del materiale apposito, una locandina e delle cartoline, che i professionisti della salute possono utilizzare per sensibilizzare i pazienti sul tema della resistenza agli antibiotici e sul loro uso corretto.
La campagna vien anche sostenuta dall’Associazione consumatrici e consumatori della
Svizzera italiana (ACSI) che ha pubblicato un articolo sull’uso prudente degli antibiotici
sull’ultimo numero de “La borsa della spesa”.
Inoltre, anche il Gruppo malattie infettive Ticino, un gruppo di medici specialisti attivo da anni nella formazione e nella redazione di aggiornate linee guida per un uso appropriato degli antibiotici, ha scelto di presentare durante questa settimana la nuova edizione delle Raccomandazioni per la terapia antibiotica, uno strumento utilissimo per ogni medico. Ritenuto che conoscere le resistenze nella propria popolazione e adattare la terapia antibiotica permette di fare il miglior e più razionale uso di questa importante risorsa, anche questo nuovo documento del Gruppo malattie infettive Ticino, assieme al materiale informativo elaborato nel quadro della campagna di sensibilizzazione cantonale, è gratuitamente accessibile e scaricabile dal sito del medico cantonale www.ti.ch/antibiotici.

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