Sanremo

Rula Jebreal: 'Mi sento portatrice della voce degli emarginati'

Suo l'intervento più denso delle prime giornate festivaliere. Il resto, al bar dell'Ariston, a margine della conferenza stampa di questa mattina.

Al bar dell'Ariston
4 febbraio 2020
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«Sei femminicidi in sette giorni non sono un’emergenza nazionale, ma anche internazionale. Molte donne, nel resto del mondo sono messe in prigione solo per chiedere il diritto al voto, o di guidare una macchina. Il tema è apartitico, culturale, importante».

Così Rula Jebreal, giornalista italo-palestinese al fianco di Amadeus per la prima serata del Festival che inizia questa sera, attesa in un intervento a favore delle donne giunto dopo lunga ed estenuante polemica. «Chi ci ha criticato, ci ha aiutato a essere qui», ha dichiarato questa mattina, dando un senso più compiuto alla conferenza stampa che di norma snocciola numeri ed effimero.

A corollario di quanto detto, e chiarito che metà del suo compenso andrà al Premio Nobel Nadia Murad, stuprata dall'Isis, Jebreal è tornata sul tema dell'emarginazione femminile, il tempo di un caffé al bar dell'Ariston...

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