Locarno Festival

Tutta la naturalezza di Meg Ryan

La star incontra il pubblico fra riflessioni e aneddoti. Lo sapevate che la scena dell'orgasmo (finto) in “Harry ti presento Sally” l'ha ideata lei? Perché la commedia è una questione “matematica”...

4 agosto 2018
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La domanda più bella, al solito, è arrivata dal pubblico, senza ironia: “Sei così naturale, come ci riesci?”. In effetti, nonostante abbia progressivamente mutato fisionomia, anche oggi, a 57 anni, Meg Ryan conserva qualcosa di quella luce che negli anni 90 l'ha resa una delle star di maggior successo di Hollywood, la protagonista di “Harry ti presento Sally”, “Insonnia d'amore” o “C'è posta per te”, la cosiddetta “Fidanzata d'America”, soprannome assegnatole non senza un certo malcelato disprezzo per i suoi ruoli romantici e per l'archetipo che aveva incarnato meglio di chiunque altro. Non a caso, quando ha scelto altre strade, in un'eta in cui in genere non si è più fidanzate, il successo, la critica e il pubblico le hanno poco alla volta voltato le spalle.

Eppure, in questo sabato mattina locarnese, mentre incontrava il pubblico, qualcuno è riuscito a ritrovare quella naturalezza. Fa parte di lei o l'ha appresa in qualche modo? «Io arrivavo da altri studi, ma certamente anche io ho seguito qualche corso. Quello che ho imparato è che davanti alla camera è meglio dire la verità, diciamo che è stato un istinto». 

In un tragitto dal sapore un tantino nostalgico in un passato che non ritorna – «Mi sembra passato un milione di anni» – un'altra domanda dal pubblico, ricordando la sua amicizia decennale con Tom Hanks: che cosa ricorda di lui e dei partner con cui ha recitato? «Tom non ti sorprende, nel senso che è proprio come te lo immagini: simpatico, scherzoso, curioso, sempre aperto verso il mondo. Nell'insieme posso dire di essere stata fortuna, ho lavorato con tanti uomini fantastici e non ho mai avuto cattive esperienze con loro». Insomma, #Metoo non la riguarda, almeno direttamente.

Oggi, alle 14.30, Meg Ryan sarà al Rex a presentare “Sleapless in Seattle” (Insonnia d'amore), uno dei suoi massimi successi, con Tom Hanks e la regia di Nora Ephron: «Mentre lo giravamo ero già madre, mio figlio aveva pochi mesi. Essere madre può aiutarti in questo lavoro, vivi un'empatia profonda con un altro essere umano che ti aiuta ad entrare in contatto con il mondo».

E quella scena, in “Harry ti presento Sally”, il celeberrimo (finto) orgasmo davanti a Billy Cristal al tavolo di un ristorante? «Inizialmente la scena era pensata come un dialogo su come le donne possono fingere di avere un orgasmo. E io mi sono messa nei guai da sola, proponendo che Sally fingesse davvero... Ricordo che Bob Reyner, il regista, quel giorno era un po' teso, sul set c'era anche sua moglie, che è la signora che al termine della scena dice “Prendo lo stesso della signorina”. Anche mia figlia, quando ha visto il film, credo che per un po' si sia chiesta che cosa stesse facendo sua mamma...  Il fatto è che sono tante costruire a il momento comico, la commedia ha qualcosa di spontaneo ma anche di matematico. E qui sta anche il bello della collaborazione sul set, è davvero un lavoro collettivo».

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