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William Langewiesche tra la guerra e il volo

William Langewiesche, celebre giornalista e autore di reportage su temi come la sicurezza nazionale, la guerra in Iraq e i disastri aerei, è morto all’età di 70 anni. Tra i più importanti autori di non-fiction longform degli ultimi decenni, writer-at-large per il New York Times Magazine, corrispondente internazionale per Vanity Fair e nazionale per The Atlantic, Langewiesche ha vinto due National Magazine Awards: nel 2007 per ‘Rules of Engagement’, un’inchiesta sull’uccisione di 24 civili disarmati da parte dei Marines statunitensi nel 2005 a Haditha, in Iraq, e nel 2002 per ‘The Crash of Egypt Air 990’, dedicato a un volo precipitato nell’Atlantico nel 1999, provocando la morte di tutte le 217 persone a bordo. In questo ultimo articolo, arricchito dalla sua esperienza da aviatore, il giornalista aveva attribuito la sciagura all’atto suicida di uno dei due piloti.

La competenza nel campo dell’aviazione gli era tornata utile in numerosi articoli e libri: scrivendo, ad esempio, dell’atterraggio d’emergenza compiuto dal capitano Chesley Sullenberger sul fiume Hudson nel 2009, Langewiesche sostenne che quel ‘ammaraggio’ senza feriti fosse dovuto più alla tecnologia moderna degli aerei che all’eroismo del pilota. ANSA/RED