L’emittente pubblica spagnola Rtve chiede la conta del televoto dell’Eurovision Song Contest, ritenendo che il risultato sia stato condizionato dagli attuali scenari di guerra e abbia compromesso la natura culturale del festival musicale. Sulla scia delle polemiche esplose sull’edizione appena trascorsa a Basilea, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato che Israele dovrebbe essere escluso dalla competizione internazionale, come 3 anni fa è stato per la Russia dopo l’invasione in Ucraina, per “solidarietà con il popolo palestinese”. Per la Spagna, che ha riconosciuto lo Stato di Palestina, la cultura non può restare “neutra, muta, equidistante” – come pretende l’Unione Europea di Radiodiffusione (Uer) – di fronte alla “follia della guerra e dei bombardamenti” a Gaza, ha ammonito Sanchez. Che ha evidenziato la necessità di evitare “doppi standard” e ha chiesto all’Europa “coerenza” rispetto al diritto internazionale. ATS/RED