Una mostra ripercorre la carriera del viceconsole svizzero a Budapest e del suo staff, che nel 1944 lottarono contro la macchina della morte nazista
Durante la Notte dei Musei, in programma domani a Berna, il pubblico potrà visitare una mostra nella Sala dei passi perduti di Palazzo federale che rende omaggio a Carl Lutz, il diplomatico svizzero che salvò la vita a decine di migliaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. L'esposizione ripercorre la straordinaria carriera del viceconsole svizzero a Budapest e del suo staff, che nel 1944 lottarono contro la macchina della morte nazista.
Candidato per tre volte al Premio Nobel per la pace e onorato in Germania, Israele, Stati Uniti e Ungheria, Lutz è stato a lungo dimenticato in Svizzera, criticato per aver disobbedito agli ordini. Nel 1995 il diplomatico è stato riabilitato e nel 2018 il consigliere federale Ignazio Cassis gli ha dedicato una sala nell'ala ovest di Palazzo federale.
La mostra presenta foto private e documenti ufficiali, oltre a oggetti inediti come l'insegna dell'ambasciata che fu crivellata di proiettili durante l'assedio di Budapest e il timbro con la scritta ‘Svizzera’ che salvò tante vite.