Rsi

Per la Corsi meglio ‘Alter Ego’ di ‘Millestorie’

La serie tv è piaciuta, meno la trasmissione radiofonica. Un plauso alla copertura delle alluvioni di fine giugno

Gianmarco Tognazzi tra i castelli
27 novembre 2024
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Il Consiglio del pubblico (Cp) si è calato sulla serie ‘Alter Ego’, diffusa in prima serata su La 1 a fine 2023, fiction scritta e diretta dal regista ticinese Erik Bernasconi insieme al grigionese Robert Ralston, interamente prodotta nella Svizzera italiana in collaborazione con l’industria audiovisiva privata locale e ambientata nella Bellinzona carnevalesca. Per questo poliziesco noir nel quale la Rsi ha profuso sforzi produttivi finanziari inediti nell’ambito della fiction, il giudizio del Cp è che “pur con qualche eccesso, Alter Ego ritrae il lato oscuro della società, raccontando la violenza domestica, la convivenza con il disagio mentale, l'emarginazione sociale, i conflitti generazionali”, dando luogo a “un esperimento riuscito, pur disponendo di mezzi finanziari decisamente inferiori rispetto alle produzioni internazionali”. Tra i suoi meriti “anche l’aver saputo virtuosamente riunire – nel cast, nella scelta dei luoghi e durante le riprese – l’intera Svizzera italiana”. Apprezzabile, infine, “che tutti gli episodi siano stati proposti sia con l’audiodescrizione che con traduzione in lingua dei segni”.

Non così per ‘Millestorie’, trasmesso su Rete Uno, appuntamento che si prefigge di raccontare piccole e grandi storie, in parte già note, in parte dai risvolti o dai dettagli sconosciuti. Se gli intenti del format, quelli di “intrattenere e accompagnare il pubblico cercando di suscitarne la curiosità e di trasmettergli serenità” si ritengono “spesso raggiunti”, al Cp ‘Millestorie’ è tuttavia apparso “soprattutto nelle molte puntate senza ospiti, un programma dai contenuti a tratti casuali, privo di un chiaro fil rouge che lo renda originale e chiaramente riconoscibile all’interno del palinsesto mattutino di Rete Uno”, oltre che di “quella rilevanza che ci si aspetta dalla rete ammiraglia del Servizio pubblico in un orario di grande ascolto, anche pensando alla storica testata che porta quel titolo.

Il Consiglio del pubblico ha espresso infine “apprezzamento per la presenza, la tempestività, la capillarità e la sensibilità della Rsi e di tutti i suoi vettori durante e dopo le alluvioni che hanno colpito il Grigioni italiano e l’alta Vallemaggia a fine giugno”, con particolare riferimento allo speciale ‘L’estate delle alluvioni’, che ha “opportunamente lanciato il dibattito sulla ricostruzione e sulle prospettive future delle regioni toccate”.