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Al Jazz Cat Club c’è Jamie Davis, voce e stile versatile

Il cantante e crooner statunitense oggi al Teatro del Gatto di Ascona grazie al pianista Massimo Faraò (che però non potrà partecipare al concerto)

Vincitore di un Grammy Awards con la Count Basie Orchestra
28 ottobre 2024
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Appuntamento da non perdere per gli amanti del vocal jazz quello che oggi lunedì 28 ottobre (ore 20.30) al Jazz Cat Club di Ascona, presso il Teatro del Gatto di Ascona, vedrà protagonista Jamie Davis, cantante e crooner americano di fama internazionale.

L’artefice del concerto e della tournée che fa tappa ad Ascona è il pianista Massimo Faraò, ben conosciuto per le sue numerose collaborazioni con importanti musicisti americani. Tuttavia, per motivi di salute, Faraò non potrà partecipare al concerto, come egli stesso ha annunciato: «Ho di recente purtroppo avuto un problema cardiaco e il medico mi ha imposto un periodo di riposo. Mi dispiace tanto dover rinunciare, ma so che il concerto sarà comunque un successo». A sostituirlo al piano ci sarà Simone Daclon. «È un pianista di grande esperienza. Sono sicuro che farà un ottimo lavoro».

Massimo Faraò e Jamie Davis si sono conosciuti nel 2007, suonando insieme a San Francisco, in una formazione guidata dalla sassofonista Lisa Pollard. «Ho subito ho capito che era un artista straordinario. Abbiamo suonato insieme in diverse occasioni fino al 2010, ma poi purtroppo non ce n’è più stata l’occasione», racconta Faraò. Nonostante siano passati diversi anni dalla loro ultima collaborazione, Faraò parla di Davis con affetto e ammirazione: «Jamie è un baritono davvero straordinario, con uno stile molto versatile. Ha un grande senso della melodia e un feeling incredibile. È uno dei pochi cantanti jazz ancora attivi oggi, ed è sempre un piacere lavorare con lui, sia sul palco che fuori».

Celebrazione del jazz e del blues

La voce e lo stile versatile di Davis lo hanno designato erede di leggende come Lou Rawls e Joe Williams. Formatosi a New York con il celebre insegnante di canto Edward Boatner, Davis ha collaborato con icone del calibro di Tony Bennett, George Benson e Billy Cobham. Ma è stato soprattutto con la Count Basie Orchestra che ha consolidato la sua fama internazionale, guadagnandosi con l’orchestra un Grammy Award l’anno scorso per Basie Swings the Blues e, in precedenza, due nomination per All About Basie e Live At Birdland.

Il repertorio della serata sarà una celebrazione del jazz e del blues, con brani che spazieranno dai classici di Cole Porter a composizioni di Stevie Wonder. «Sarà un concerto jazz al cento per cento – conferma Faraò –, ma non mancheranno delle eccezioni, con tocchi di musica latina o R&B, che daranno un sapore ancora più variegato alla serata».

Massimo Faraò è entusiasta di questo progetto, che rappresenta un’ulteriore tappa della sua carriera internazionale. Con oltre trecento milioni di streaming su YouTube e numerose collaborazioni con artisti americani, Faraò è uno dei pianisti italiani più apprezzati all’estero. «Il fatto di suonare con musicisti americani non è una moda per me, è semplicemente successo. E ne sono felice», racconta. Nel 2019 Faraò era stato protagonista al Jazz Cat, con Ernesttico alle percussioni e il trombettista Ashlin Parker nel progetto Afro-Cuban Quartet.

La band

La band che accompagnerà Jamie Davis al Gatto include musicisti di grande spessore. Oltre al già citato Simone Daclon al pianoforte, si presenteranno sul palco Kenny Martin, già batterista di Defunkt e Jaco Pastorius e completerà la sezione ritmica Nicola Barbon, contrabbassista che da quindici anni collabora con Faraò. «Conosco Nicola e Kenny da tanti anni. Sono parte della mia vita musicale e non solo. È sempre un piacere suonare con loro», sottolinea Faraò.

A completare il gruppo ci sarà una giovane promessa del jazz italiano: Sophia Tomelleri, al sax tenore. «Sophia è giovanissima, ma ha talento da vendere. È la nipote di Paolo Tomelleri, un altro grande del jazz, e sono sicuro che lascerà il segno anche in questa serata», conclude Faraò.