Primo appuntamento della 17a stagione a Bellinzona con Arabella Rustico (voce e contrabbasso) e Luca Filastro (pianoforte) e lo spettacolo ‘Jazz for Two’
Il primo appuntamento della 17a stagione del Jazz Cat Club propone oggi, mercoledì 16 ottobre, al Teatro Sociale di Bellinzona (inizio alle 20.45, biglietti alla cassa) il talentuoso duo composto da Arabella Rustico (voce e contrabbasso) e Luca Filastro (pianoforte) con lo spettacolo ‘Jazz for Two’. Questo coinvolgente progetto nasce dall’amore condiviso per il jazz dei due giovani musicisti (siciliana lei, romano lui) che propongono una reinterpretazione vivace e giocosa del repertorio degli standard jazz.
Arabella, spiegaci un po’ il tuo background musicale…
Ho iniziato a studiare musica privatamente, cimentandomi prima negli studi di chitarra e poi in quelli di basso elettrico, approfondendo repertori principalmente pop/ funk. Sicuramente l’aver approfondito il repertorio funk con il basso elettrico è stato un primo approccio alle sonorità jazz (Jaco Pastorius, Weather Report, Tower of Power ecc.), un assaggio di quello che sarebbe successo qualche tempo dopo quando scoprii gli standard jazz e il contrabbasso. Lì fu amore a prima vista, che mi spinse a dare seguito ai miei studi privati iscrivendomi al conservatorio di Palermo, dove nel 2023 ho conseguito il diploma di I livello in contrabbasso jazz.
Luca, tu invece hai cominciato a suonare 5 anni da autodidatta. Ad Ascona ti conosciamo come formidabile pianista stride. Come hai sviluppato il tuo stile personale e quali sono stati i musicisti che ti hanno maggiormente influenzato?
In realtà non mi ritrovo nella definizione di pianista stride, preferisco definirmi un musicista alla continua ricerca. Lo stride sicuramente fa parte del mio vocabolario, ma rappresenta solo una delle varie sfumature della mia musica. All’età di 5 anni ho conosciuto il jazz di New Orleans grazie a un disco di Sidney Bechet e la curiosità verso questo genere mi ha portato ad approfondirlo in maniera cronologica, dagli albori di questa musica fino a tutto ciò che ancora ho da esplorare. Fra i tantissimi artisti che mi hanno influenzato (non solo musicisti!) ne cito solo alcuni: Fats Waller, Art Tatum, Lester Young, Dizzy Gillespie, Duke Ellington, Jakie Byard, Hank Jones, Claude Debussy…
Che cosa c’è di speciale nella vostra collaborazione?
Arabella Rustico: D’interessante c’è l’incontro fra due background musicali diversi, che si intrecciano e trovano equilibrio nell’intenzione musicale, nell’ascolto, nella gioia di fare musica insieme.
Dal punto di vista del pianista, quali sono invece dal le sfide e le opportunità di suonare in duo con una cantante e contrabbassista?
Luca Filastro: Suonare con Arabella mi permette di ricercare un sound più intimo e sofisticato; la continua sfida è quella di creare arrangiamenti estemporanei che creino dinamismo all’interno di questa formazione per così dire “minimale”. È interessante scambiarsi continuamente i ruoli di accompagnatore/solista e considerare il piano come se fosse un’orchestra.
Nelle vostre performance dal vivo quanto spazio lasciate all’improvvisazione?
Luca Filastro: L’improvvisazione è parte fondamentale, poiché conferisce freschezza alla musica. In questo duo, per esempio, ci sono degli appuntamenti scritti che rispettiamo, alternandoli a momenti di pura improvvisazione. Si parte da strutture armoniche preesistenti per poi approdare alla libertà del linguaggio dell’improvvisazione.
Quindi l’ascolto è essenziale…
Arabella Rustico: Non esiste un dialogo (che sia musicale o no) senza l’ascolto dell’altro e questo è ciò che cerco di fare quando suono con Luca: ascoltare, rispondere, farmi ascoltare e ricevere input musicali. Attraverso la mia voce spero di esprimere il mio amore totale nei confronti di questa musica. Non a caso adoro cantare le romantiche ballad jazz. L’atmosfera intima e soffusa che si crea è per me irresistibile.
C’è un brano del repertorio che amate particolarmente e che sentite essere emblematico del vostro progetto ‘Jazz for Two’?
Arabella Rustico: Il brano emblematico del duo è I’m Gonna Lock my Heart di Jimmy Eaton, reso celebre da Billie Holiday. Lo suoniamo ad ogni live perché riteniamo sia il brano da cui traspare maggiormente la nostra gioia nel fare musica. Ascoltate per credere!