Il Gran Premio svizzero delle arti sceniche/Anello Hans Reinhart 2024 (100mila franchi) va alla regista teatrale e artista polivalente argoviese Lilo Baur. Classe 1958, nata a Muri (Ag), Baur ha fatto carriera in particolare sui palchi di Londra e Parigi. È attiva principalmente come regista di teatro e opera alla Comédie-Française e collabora di frequente con l’Opéra Comique di Parigi. Ma lavora anche nella scena elvetica: nell’ottobre 2023 ha presentato a Ginevra ‘Una giornata particolare’, adattamento del film omonimo di Ettore Scola.
Nel corso della sua carriera l’argoviese è stata più volte ricompensata, in particolare in Francia e nel Regno Unito: Officier dell’Ordre des Arts et des Lettres nel 2015, ‘Commandeure’ nel 2023, nel 2020 è stata nominata al premio Molière per la regia de ‘La pulce nell’orecchio’ (2019) di Georges Feydeau. Artista polivalente, ha avuto ruoli al cinema in ‘Vollmond’ di Fredi Murer (1998) e in ‘Che pasticcio, Bridget Jones!’ di Beeban Kidron (2004).
Fra i nove premi delle arti sceniche (40mila franchi) non ci sono svizzeri italiani. I riconoscimenti sono stati attribuiti a: Anne Delahaye (Ge), Petra Fischer (Zh/Gr), Ursina Greuel (Bs/Zh), Ueli Hirzel (Zh), Marchepied Cie (Vd), Old Masters (Ge), Ivy Monteiro (Zh), Philippe Olza (Ne/Bs), formatosi all’Accademia Teatro Dimitri, e Adina Secretan.
Ricompensati anche uno spettacolo di danza e uno di teatro (25mila franchi). Per la danza, il preferito fra i 21 in concorso è stato ‘L’œil nu’ di Maud Blandel (Vd); per il teatro, fra le 16 produzioni, è stata scelta ‘Introducing Living Smile Vidya’. Infine, il premio June Johnson per gli esordienti (25mila franchi), attribuito ad Anna-Marija Adomaityte (Ge). La premiazione si terrà il 31 ottobre a Zugo. ATS/RED