La specie umana modifica da sempre il proprio habitat seguendo una duplice spinta, la trasformazione del paesaggio fisico e l’invenzione di un paesaggio culturale. Così la struttura geofisica viene riletta attraverso miti, rituali e pratiche sociali in un processo che lo scrittore, antropologo e geografo italiano Matteo Meschiari definisce “territà” e che sarà al centro della conferenza che terrà – venerdì 6 settembre alle 18.30 – al Monte Verità di Ascona.
Proprio partendo dall’esperienza utopica di Monte Verità, Meschiari rifletterà sull’idea di natura che è stata l’inizio di quell’esperienza che adesso sembra aver lasciato spazio a nuove sovrastrutture di pensiero.