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Prime novità dal Ffdul

Dopo avere celebrato il suo decimo anniversario, il Film Festival Diritti Umani Lugano (Ffdul) torna dal 10 al 20 ottobre, con il programma cinematografico e i momenti di approfondimento e discussione alla presenza di ospiti. Spazi privilegiati continueranno a essere riservati ai giovani, con giornate destinate agli allievi delle scuole medio-superiori, delle scuole professionali e degli istituti universitari del cantone. Mentre gli eventi off di Oltrefestival, nato lo scorso anno, aggiungono approfondimenti, incontri radiofonici ed eventi in luoghi alternativi alla sala cinematografica. Il festival assegnerà come ogni anno anche il ‘Premio Diritti Umani per l’autore’ a un’autrice o un autore che dimostra, nel suo percorso artistico, un’attenzione e una particolare sensibilità ai temi dei diritti umani. Premio che, nelle precedenti edizioni, è andato a cineasti come Alexander Nanau, candidato all’Oscar nel 2021, o a Manijeh Hekmat, una delle figure centrali del cinema politico iraniano.

Torna anche il Concorso internazionale di lungometraggi, che l’anno scorso ha visto la partecipazione di 8 film selezionati tra un centinaio di proposte provenienti da ogni angolo del mondo. L’iscrizione, conclusasi lo scorso 30 giugno, ha visto la partecipazione di oltre 100 opere tra film documentari, di finzione e di animazione. I film selezionati saranno 8, presentati in anteprima svizzera, giudicati e valutati da una giuria composta da professionisti del cinema, che concorreranno per il Premio della giuria (del valore di 8mila franchi), per il Premio del pubblico in collaborazione con la Città di Lugano (5mila franchi) e per un terzo premio assegnato ogni anno da un’Ong partner del festival, attraverso una giuria indipendente. Quest’anno il Premio Ong sarà consegnato da Frasi, associazione che opera a favore dei diritti di persone che si trovano in condizioni di vulnerabilità, in particolare di bambini, bambine e donne.

La giuria del Concorso internazionale vedrà personalità quali Catherine Bizern, delegata generale del festival Cinéma du Réel di Parigi, un punto di riferimento nel panorama del cinema documentario, Sabine Gebetsroither, co-direttrice di Crossing Europe Film Festival Linz, uno dei festival cinematografici più importanti in Austria e il regista e sceneggiatore Daniele Gaglianone, autore tra gli altri de ‘I nostri anni’ (Cannes, Quinzaine des Réalisateurs 2001) e ‘La mia Classe’ (Venezia, 2013).

Reclusione e disparità di genere

‘Tehachapi’, dell’artista francese JR, e ‘Il popolo delle donne’, di Yuri Ancarani, sono i primi due film annunciati per 11esima edizione del Ffdul, proiettati fuori concorso in anteprima svizzera. Il primo è un viaggio all’interno dell’omonimo carcere di massima sicurezza in California, luogo in cui per tre anni lo street artist ha sviluppato un programma di fotografia coinvolgendo i detenuti ma anche familiari, i secondini e le persone sopravvissute a crimini. Il secondo, attraverso la lectio magistralis tenuta dalla psicoterapeuta e psicoanalista Marina Valcarenghi, esamina le disparità di genere e le dinamiche di potere che influenzano la vita quotidiana delle donne.