Culture

A Donatella Di Pietrantonio il Premio Strega 2024

Ha vinto ‘L'età fragile’ (Einaudi). Dario Voltolini secondo con ‘Invernale’ (La nave di Teseo), Chiara Valerio terza per ‘Chi dice e chi tace’ (Sellerio)

Donatella Di Pietrantonio
5 luglio 2024
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Data come favorita sin dall’inizio, Donatella Di Pietrantonio ha vinto con ampio margine il Premio Strega 2024. Dopo la conquista dello Strega Giovani, ha superato tutti con 189 voti per ‘L'età fragile’ (Einaudi). Nel suo libro dedicato alle sopravvissute, con la pandemia sullo sfondo, attraverso il rapporto tra una madre, Lucia, e la figlia ventiduenne Amanda, Di Pietrantonio scardina gli stereotipi sugli anni e sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia. Per la prima volta, in ‘L’età fragile’, la scrittrice, che non ha mai lasciato la sua professione di dentista per bambini, ha affrontato anche la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 nella sua terra, l'Abruzzo. “Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati”, ha detto ritirando il premio. Già vincitrice del Premio Campiello nel 2017 con ‘L'Arminuta’, Donatella Di Pietrantonio era alla sua quarta partecipazione allo Strega: nel 2021 fu in cinquina con ‘Borgo sud’.

Allo Strega di quest’anno, Dario Voltolini si è piazzato secondo con 143 voti, per ‘Invernale’ (La nave di Teseo), potente racconto degli ultimi anni di vita del padre. Terza, con un distacco di 5 voti, Chiara Valerio con 138 preferenze, per ‘Chi dice e chi tace’ (Sellerio), libro che ci porta a Scauri, suo paese d'origine, e ci fa entrare nei sentimenti e pregiudizi e nell'assioma della inconoscibilità dell'altro attraverso la storia di Lea. La serata di premiazione, svoltasi a Roma, si è aperta con i sei finalisti saliti sul palco, spostato più vicino alla platea, con cartelli in mano componenti la frase “I libri sono in gara, chi li scrive no”, testimonianza di solidarietà tra concorrenti lungo le 20 tappe che hanno portato alla proclamazione.

La sestina in corsa, anziché la consueta cinquina, ha visto arrivare quarta Raffaella Romagnolo con ‘Aggiustare l'universo’ (Mondadori, 83 voti), quinto Paolo Di Paolo con ‘Romanzo senza umani’ (Feltrinelli, 66 voti), alla sua seconda volta al Premio Strega, e sesto Tommaso Giartosio con ‘Autobiogrammatica’ (minimum fax, 25 voti). A presiedere il seggio è stato il direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi, al posto della vincitrice della scorsa edizione Ada d'Adamo, morta il 1º aprile 2023, a cui sarebbe spettato il posto come da tradizione. Su 700 votanti hanno espresso le loro preferenze in 644, pari al 92% degli aventi diritto.